Uno è il liceo del Made in Italy,
l'altro è il nuovo istituto tecnico - professionale, modello
"4+2". Sono le sperimentazioni che prenderanno il via da questa
settimana, al suono della campanella del nuovo anno scolastico
in 12 regioni - come da calendario - e qualcuna in più, in base
alla decisione presa in autonomia da alcuni istituti.
E' il caso del liceo Marco Terenzio Varrone di Cassino e
dell'Itis Galileo Galilei di Roma. Entrambe le scuole apriranno
i propri cancelli in anticipo, mercoledì 11 settembre, rispetto
alla data di inizio indicata dal calendario regionale del Lazio,
quella del 16 settembre.
Al Varrone di Cassino, provincia di Frosinone, debutterà il
liceo del Made In Italy che affiancherà, nello stesso istituto,
gli indirizzi Scienze Umane, Linguistico ed Economico Sociale
(Les) che confluisce proprio nel Made In Italy. "Abbiamo deciso
di raccogliere questa sfida, il collegio docenti è proiettato
verso le innovazioni", racconta all'ANSA la dirigente scolastica
Teresa Orlando che sottolinea come per la prima volta "diritto
ed economia siano materie di indirizzo in un liceo".
Saranno 24 gli studenti che mercoledì riempiranno i banchi
della 1A del Made in Italy di Cassino, pronti ad affrontare, tra
le altre materie, storia dell'arte sin dal primo anno, due
lingue straniere, inglese e francese, tre ore di diritto, tre di
economia. Una formazione "di tipo giuridico economica
finalizzata alla preparazione della classe dirigenziale per
aziende del Made in Italy". Sul perché non sia stato possibile
formare le classi in alcuni istituti del Paese, per mancanza di
iscrizioni, Orlando risponde senza esitare: "non ci sono stati i
tempi tecnici per approfondire il Made in Italy. Bisognava dare
un po' più di tempo". E sul futuro è ottimista, "penso
arriveranno altre iscrizioni". Il Varrone, comunque, non chiude
nemmeno ad altre novità, "ora speriamo di avere un liceo
musicale. Abbiamo tutte le carte in regola".
Sempre mercoledì, con qualche giorno di anticipo, la
campanella suonerà anche al Galilei di Roma dove 21 studenti
inaugureranno il modulo 4+2, un ciclo di studi che - secondo la
riforma - durerà quattro anni anziché cinque e che si aggancia
ai due anni di Its Academy, "un percorso parallelo e alternativo
all'università per la preparazione di tecnici specializzati",
come spiega all'ANSA la neo dirigente scolastica dell'Itis
romano, Cristina Costarelli, oltre che presidente dell'Anp
Lazio. Nei quattro anni, "l'alunno impara ad affrontare le
situazioni, a ragionare in termini di obiettivi". E se la scuola
ha scelto di sperimentare il 4+2 - progetto a cui aderiscono
altri tre istituti della Capitale - per Costarelli è perché c'è
una volontà "di percorrere una novità di cui si possono
percepire potenzialità". E poi, aggiunge, "uno dei tanti
problemi della scuola è che sia scollegata dal mondo
dell'impiego, non forma giovani che possono collocarsi nel mondo
del lavoro". Si vuole, quindi, in questo modo sperimentare "un
tipo di percorso che sembra dare una risposta al problema".
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