Le imprese cuneesi continuano a
credere nella crescita, anche se con maggiori cautele. È quanto
emerge dall'analisi congiunturale di Confindustria per il terzo
trimestre 2023, basata sulle valutazioni di circa 280 aziende
associate nella Granda.
Nel complesso Cuneo si allinea ai dati regionali, con numeri
positivi ma in rallentamento rispetto ai due trimestri
precedenti. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è all'11,6%
contro il precedente 17,5%: in salita sia le stime
sull'occupazione (14,8%, dall'11,3%), sia il ricorso previsto
alla CIG (7,7%, dal 6,9%).
A livello settoriale le attese di crescita sono superiori
alla media nei settori meccanica, chimica-gomma-plastica ed
edilizia. In rallentamento gli intermedi chimici e i materiali
da costruzione. Bene l'export che nel primo trimestre ha segnato
un +8,16% in provincia. Buone sensazioni dagli imprenditori
arrivano sul fronte dei prezzi e delle previsioni di
investimento, malgrado la preoccupazione per la politica della
BCE. Sul punto si è espresso il presidente di Confindustria
Cuneo Mariano Costamagna: "Il continuo rialzo dei tassi non è un
fattore positivo per l'industria manifatturiera italiana. Non
vediamo come freni l'inflazione, ma sta frenando gli
investimenti. L'Ue non mette in campo una politica da
imprenditori".
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