Il rasserenamento del clima sui
dazi e i dati macroeconomici dagli Stati Uniti hanno aiutato i
mercati azionari del Vecchio continente a chiudere la settimana
in chiaro rialzo. La Borsa migliore è stata quella di
Francoforte, che ha concluso con un aumento del 2,5%, seguita da
Parigi in crescita del 2,3% e da Amsterdam salita del 2,2%.
Ottima seduta anche per la Borsa di Milano, che ha visto
l'indice Ftse Mib segnare un aumento finale dell'1,92% a 38.327
punti. Più caute Madrid e Londra, che hanno segnato comunque una
crescita rispettivamente dell'1,2 e dell'1,1%. Calmo lo spread
tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni a 111 punti base, con il
rendimento del prodotto del Tesoro al 3,63%. Solido l'euro, che
sale leggermente contro il dollaro a quota 1,132.
Sul fronte dell'energia, il gas è salito sul mercato di
Amsterdam del 2,8% a 33 euro al Megawattora, mentre il petrolio
è debole sotto i 59 dollari al barile. Oro in rialzo attorno al
punto percentuale a 3.260 dollari all'oncia.
In questo clima, in Piazza Affari tra i titoli principali
spicca Prysmian salito del 6,3% a 50,9 euro proseguendo la sua
ripresa dopo i cali causati dalla prima introduzione dei dazi
dell'amministrazione Usa. Molto bene anche Interpump e Leonardo,
cresciuti di oltre cinque punti percentuali, con Stm e Nexi che
salgono del 4%.
Tra le banche, forte Unicredit che è cresciuta del 3,2%, con
Mps in aumento del 2,2%, Banca Generali del 2,1% a 53,2 euro
(quindi ancora leggermente sotto l'offerta di Mediobanca) e il
titolo di piazzetta Cuccia in rialzo dell'1,2%. Dall'annuncio
dell'Ops di Mediobanca su Banca Generali, quest'ultima è salita
del 9%, Mps del 5,2% e Mediobanca del 3,5%.
Negli altri settori, deboli Italgas, Terna e Diasorin, scesi
di oltre un punto percentuale finale.
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