"E' un nuovo Covid: se non verranno
prese immediatamente misure, rischiamo di fermarci tutti".
Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese, lancia
l'allarme sulla situazione in cui versano le imprese della zona
a causa dei rincari energetici e chiede interventi rapidi a
Governo ed Europa. In Canavese gli aumenti di questi mesi stanno
avendo un forte impatto in particolare sulle imprese
manifatturiere anche se pesanti ripercussioni si stanno
palesando in tutti i settori produttivi. "A partire dallo scorso
anno i prezzi delle commodity energetiche sono cresciuti,
raggiungendo livelli critici già a dicembre 2021 e subendo
ulteriori rialzi a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina -
spiega Alberto Ceresa, Presidente del Gruppo Gam - in alcuni
bilanci l'incidenza dei costi energivori rispetto al fatturato è
passata dal 20-25% a quasi il 90% e queste aziende rischiano di
chiudere".
La crisi energetica sta mettendo in ginocchio in particolare
il settore del turismo, un comparto nuovo in Canavese e pertanto
in piena fase di sviluppo. "Speriamo non si faccia attendere
l'introduzione di valide misure per contrastare questa emergenza
- conclude la presidente Paglia - solo così si potrà
salvaguardare la sopravvivenza del nostro sistema economico e
sociale".
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