Per tutta la giornata del 15 giugno
bar, ristoranti, negozi alimentari e supermercati non
accetteranno alcun pagamento tramite buoni pasto. Un blocco
necessario per far arrivare alle istituzioni l'appello, troppe
volte ignorato, per una strutturale riforma di un sistema che,
per via di commissioni al 20%, non è più economicamente
sostenibile. A questa iniziativa aderiscono anche le imprese
della distribuzione commerciale, dai piccoli esercizi di
vicinato fino a supermercati e ipermercati della distribuzione
organizzata.
"Con questa giornata di sospensione del servizio vogliamo
sensibilizzare i lavoratori e più in generale i consumatori
sulle gravissime difficoltà che le nostre imprese vivono
quotidianamente a causa delle elevate commissioni che dobbiamo
pagare sui buoni pasto - afferma Massimo Di Porzio, presidente
Fipe-Confcommercio Campania -. Parliamo di una vera e propria
tassa occulta che supera anche il 20% del valore del buono. La
nostra è una protesta che ha l'obiettivo di salvaguardare la
funzione del buono pasto perché se si va avanti così, sempre
meno aziende saranno disposte ad accettarli. Insomma, il buono
pasto rischia di diventare davvero inutilizzabile. C'è bisogno
di una vera riforma che renda il sistema economicamente
sostenibile anche per le nostre imprese che in fin dei conti
sono quelle che danno il servizio ai lavoratori. Ma è
altrettanto urgente far si che la prossima gara Consip da 1,2
miliardi di euro non venga aggiudicata con gli sconti delle
precedenti perché saremo sempre noi a pagarli!".
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