Al nuovo contesto attorno all'Ue "la risposta deve essere rapida, perché il tempo non è dalla nostra parte, con l'economia europea che ristagna mentre gran parte del mondo cresce. Deve essere commisurata all'entità delle sfide.
E deve essere focalizzata sui settori che guideranno l'ulteriore crescita. Velocità, scala e intensità saranno essenziali." Lo ha detto Mario Draghi parlando all'Eurocamera delle sfide della competitività Ue.
"Dobbiamo abbattere le barriere interne, standardizzare, armonizzare e semplificare le normative nazionali e spingere per un mercato dei capitali più basato sull'equity", ha sottolineato Draghi.
"Il dato dei 750-800 miliardi l'anno è stimato per difetto". Per soddisfare queste stime è necessario emettere titoli di debito, "e questo debito comune deve essere, per definizione, sovranazionale, perché alcuni Paesi non dispongono di spazio fiscale sufficiente nemmeno per i propri obiettivi, non hanno alcuno spazio fiscale". ha aggiunto Draghi in sede di replica all'European Parliamentary Week, sottolineando come il dato dei 750-800 miliardi può anche scendere alla luce della messa in campo delle riforme necessarie in Ue.
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