GIANCARLO MANCINI, 'STEVEN SODERBERGH' (Le Mani editore, pp.191, E.16). Arriva in libreria la prima monografia su Steve Soderbergh, regista eclettico Usa capace di film diversi come 'Sesso, bugie e videotape' e la trilogia di 'Ocean's' e che l'11 novembre vedrà su Sky l'ultima sua opera il telefilm medical-truculento 'The Knick', appena presentato al festival di Roma. Si tratta di 'Steven Soderbergh' di Giancarlo Mancini.
Amato dal grande pubblico, vezzeggiato dalla critica, premiato dai grandi festival internazionali sin dal suo esordio, Soderbergh a soli cinquant'anni è considerato da molti grandi registi del cinema americano contemporaneo un vero e proprio maestro. Film che più diversi non potrebbero essere come appunto 'Sesso, bugie e videotape', 'Ocean's Eleven', 'Erin Brockovich', 'Traffic' e 'Bubble', che hanno segnato in modi diversi delle tappe fondamentali per il cinema di questi ultimi venticinque anni. Soderbergh ha dimostrato di essere un uomo di cinema a tutto tondo, che ama fare, oltre al regista, anche il produttore, lo sceneggiatore, il montatore, l'operatore e il direttore della fotografia.
Tutto parte per lui con un vero trionfo ovvero con quel 'Sesso, bugie e videotape' dove a Baton Rouge (Louisiana), un giovane avvocato con moglie frigida e cognata per amante accoglie in casa un vecchio amico di scuola che, munito di videotape, mette in crisi l'equilibrio della famiglia.
Un film ante litteram sul voyeurismo e sui mezzi audiovisivi che ottiene la Palma d'oro a Cannes 1989, premio all'opera prima e all'attore (J. Spader).
Nel 2000 arriva una altro capolavoro 'Traffic' vincitore di 4 Premi Oscar. Tre storie unita al traffico e alla diffusione della droga tra Stati Uniti e Messico. Il tutto condito da un cast straordinario di interpreti, tra cui Benicio Del Toro, Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones e Don Cheadle.
Sangue, cocaina, razzismo e la chirurgia nascente, quella appena uscita dai negozi di barbiere, una chirurgia piena di vittime. Questa infine la serie tv The Knick. Protagonista assoluto un Owen medico chirurgo che si definisce "cocainomane, geniale e razzista". Insomma un medical drama con una ricostruzione di una New York di inizio '900 straordinaria. Nel team del medico, che si divide tra bordelli e fumerie di oppio, anche il giovane Dr. Bertie Chickering Jr (Michael Angarano), il suo pupillo Dr. Everett Gallinger (Eric Johnson), la bella infermiera Lucy Elkins (Eve Hewson).
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