Il ritratto di una grande donna del
Novecento, ribelle e innovativa, Maria Montessori, realizzato
mettendo al centro i bambini di tutto il mondo in un viaggio
alla scoperta dell'attualità del suo Metodo educativo. Lo
troviamo nel film-documentario "Aiutami a fare da solo.
L'Idea Montessori" scritto e diretto da Maurizio Sciarra, che
andrà in onda il 28 ottobre alle 16.00 su Rai3. Una coproduzione
Le Talee - Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai
Documentari,
prodotto da Agnese Fontana e Rosario Di Girolamo, in cui spicca
la figura commovente della maestra Maria Clotilde Pini, morta a
98 anni nel 2019, allieva diretta della Montessori.
"L'idea è stata di consegnare agli Archivi la maestra Pini e
poi di risalire alla biografia di Maria Montessori attraverso
il Metodo" dice all'ANSA Maurizio Sciarra. In un'ora il film ci
mostra come oggi in tante parti del mondo si insegni con il
Metodo Montessori, quanto è attuale e che trasformazioni ha
subito. "I luoghi sono molto differenti: una scuola a Tirana,
una scuola in Olanda, i campi profughi in Kenya e la scuola
romana di San Lorenzo. Una diversità che dimostra come ci sia un
filo conduttore, il pensiero di Maria Montessori che oggi si
rivela attualissimo" spiega il regista. Nel film viene demolita
anche la diffusione di alcuni stereotipi come quello che nelle
scuole Montessori, chiamate la Casa dei Bambini, ognuno fa come
gli pare. Resta il fatto che all'estero c'è una maggiore
diffusione del Metodo.
"E' stata una scoperta non piacevole. La prima Casa dei Bambini
è nata nel 1907 a San Lorenzo, a Roma, un quartiere di operai,
povero. Partiva come sostegno a bambini disagiati. Il fascismo
ha interrotto l'esperienza Montessori che però si è diffusa in
tutto il mondo perché lei ha cominciato a viaggiare, a formare
insegnanti. In Italia ha ripreso a funzionare nel dopoguerra e
c'è stata una certa attenzione, anche da parte della politica
perché una delle presidenti dell'Opera Montessori è stata la
signora Moro. Le scuole in Italia sono diffuse ma non così come
si potrebbe" fa notare Sciarra. La scuola di San Lorenzo, che
vediamo nel film, fu riaperta proprio dalla maestra Pini come
centro di formazione.
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