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The offer, retroscena de 'Il Padrino' tra ironia e gangster

The offer, retroscena de 'Il Padrino' tra ironia e gangster

Su Paramount+ miniserie con Teller, Ribisi, Temple

ROMA, 30 aprile 2022, 18:32

(di Francesca Pierleoni)

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 I dubbi su Al Pacino (qui interpretato da Anthony Ippolito), considerato dal capo della Paramount Robert Evans (Matthew Goode) non abbastanza carismatico e troppo basso per il ruolo di Michael Corleone. Il timore che l'allora 47enne Marlon Brando (Justin Chambers), già diventato un personaggio provocatorio, confermasse la sua fama di attore ossessivo e veleno per il botteghino. Il delicato equilibrio tra genio e crisi umorali di Francis Ford Coppola (Dan Fogler), e soprattutto l'aver ottenuto lo stop alle proteste contro il progetto del film della Italian American Civil Rights League (guidata dal boss mafioso Joe Colombo, che ha il volto di Giovanni Ribisi) concedendo che nella sceneggiatura non fosse mai scritta la parola mafia. Sono fra i tanti dietro le quinte raccontati con un tono tra commedia ironica e gangster comedy da The Offer, la miniserie in 10 puntate che ha appena debuttato in Usa su Paramount+.
    Un racconto che ha alla base i ricordi sulla realizzazione del film del suo produttore premio Oscar, oggi 92 enne, Albert S. Ruddy (interpretato da Miler Teller) che il creatore di The offer Michael Tolkin (I protagonisti, Escape at Dannemora), ha raccolto con una lunga intervista per poi trarne lo script.
    "Ciò che raccontiamo è tutto molto vicino alla realtà, cogliamo l'essenza di ciò che è realmente successo - spiega la showrunner Nikki Toscano, negli incontri della serie Deadline Contenders, dedicati a protagonisti e autori di alcune delle serie più amate o attese della stagione -. The Offer come il Padrino, è una storia su una famiglia, sulla lealtà, l'onore, l'impegno. Volevamo che il dna di The offer riflettesse almeno i temi del film di Coppola". Nel cast, fra gli altri, anche Juno Temple, Burn Gorman, Colin Hanks e Patrick Gallo nei panni di Mario Puzo.
    In realtà altri componenti del team creativo de Il padrino, come Gray Frederickson, supervisore alla produzione o il casting director Fred Roos hanno contestato parte del racconto di Ruddy (che è anche coproduttore esecutivo di The offer, ndr) sulla preparazione del film, negando ad esempio che ci siano stati episodi di violenza o minacce da parte della criminalità per fermare il progetto.
    "Ho parlato a lungo con Al - racconta il protagonista Miles Teller (che ha sostituito Armie Hammer dopo che l'attore era stato accusato di molestie e violenze, da parte di alcune ex partner, ndr) - i suoi aneddoti sono leggendari, hai la percezione che una persona carismatica come lui possa aggiungere alle storie un po' di pepe. Al è una persona molto divertente, quando parlavamo mi diceva, 'se questa cosa va male ho già pronti altri due progetti per te'. E' un produttore nell'anima.
    Si è creato un legame molto forte tra noi che durerà per tutta la vita, è un uomo straordinario". Per la storia "i ricordi di Al sono stati la nostra stella polare, ma abbiamo usato anche altre fonti - sottolinea Nikki Toscano - come il libro di Robert Evans o quello di Peter Bart per essere sicuri che avessimo un'onesta di fondo e per creare un racconto il più veritiero possibile".

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