Il Teatro di Roma "accoglie con
soddisfazione e gratitudine l'approvazione dell'emendamento
parlamentare che consentirà la stabilizzazione delle lavoratrici
e dei lavoratori della nostra Fondazione, in linea con le
indicazioni politiche espresse dalle delibere del Comune di Roma
e della Regione Lazio". Lo dice il presidente Francesco
Siciliano, secondo il quale "questo risultato dimostra come un
impegno sinergico e compatto tra tutte le forze politiche,
istituzionali e culturali, quando si raggiunge una intesa sulle
politiche del lavoro, possa tradursi in un miglioramento
concreto e significativo della vita dei nostri lavoratori e, di
riflesso, per l'intera comunità cittadina, teatrale e per i
nostri spettatori appassionati".
Inoltre, continua il presidente del Teatro di Roma, questo è
"un importante successo politico e civile che evidenzia il
valore della politica come bene pubblico, capace di generare un
impatto positivo e benefici duraturi sul benessere individuale e
sulla coesione sociale e collettiva. Desidero ringraziare
sentitamente il Parlamento e il governo, il Comune e la Regione,
per aver ascoltato le nostre istanze e aver reso possibile
questo passo fondamentale per il futuro del Teatro di Roma e per
il riconoscimento della dignità professionale dei suoi
lavoratori".
L'approvazione in Parlamento dell'emendamento che esclude le
Fondazioni lirico sinfoniche, i Teatri nazionali e di rilevante
interesse culturale dalla riduzione del turn over (come previsto
dall'articolo 1, comma 830, della legge 30 Dicembre 2024, n.
207) per la Fondazione Teatro di Roma, "segna una svolta
decisiva che permette finalmente di dare concretezza a un
percorso di stabilizzazione lungamente atteso e pienamente
meritato".
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