E' stato confermato lo sciopero
dei lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari: a rischio la
'prima' di Mefistofele e de La Bohème, rispettivamente del 17
novembre e 21 dicembre. Coro e orchestra si esibiranno inoltre
in borghese nei prossimi concerti sinfonici. Si valuta anche la
proclamazione di un'ulteriore giornata di astensione dal lavoro
da effettuarsi prima delle due date in programma.
La decisione è stata condivisa dai lavoratori riuniti oggi in
un'assemblea nella platea del Lirico dalle Rsu e dalle
segreterie territoriali e regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl,
Uilcom Uil, Fials, Usb, LiberSind.
Per effetto dello sciopero indetto già da venerdì scorso era
già saltata la replica del concerto di sabato. "Usb condivide e
sostiene il disagio dei lavoratori che esprimono riserve sulle
politiche gestionali di questa amministrazione", ha detto
Massimiliano Cecalotti (Usb).
Lo stato di agitazione va dunque avanti nonostante la
mediazione del sindaco e presidente del Consiglio di indirizzo
Paolo Truzzu e le promesse del sovrintendente Nicola Colabianchi
avessero aperto sabato scorso spiragli nella trattativa. In
particolare sulla richiesta di considerare premianti ai fini del
concorso per la stabilizzazione dei precari, anzianità di
servizio e titoli; ancora, sulla trasparenza nella
pubblicazione delle graduatorie, sull'incremento della pianta
organica funzionale con l'impiego dei precari entro l'1 gennaio.
I lavoratori chiedono l'apertura immediata di un tavolo di
confronto "per dare seguito agli impegni assunti e trovare
accordi su questi e gli altri punti della piattaforma", ha
spiegato Antonello Marongiu (Slc Cgil).
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