La Mozarteum-Orchester Salzburg
torna a suonare a Bologna dopo ben 36 anni: non accadeva
dall'aprile del 1988 quando inaugurò la settima edizione del
Bologna Festival con un doppio programma dedicato a Mozart. E
proprio al compositore salisburghese, del quale il complesso
sinfonico austriaco è considerato uno degli interpreti più
accreditati, che sarà indirizzata parte del programma che la
Mozarteum-Orchester porterà in tournée in Italia a partire dal 4
marzo alle 20,30 all'Auditorium Manzoni di Bologna per poi
riproporlo il 5 nella Cattedrale di San Giovanni Battista a
Torino, il 7 al Teatro Mercadante di Napoli e il 10 al Comunale
di Carpi.
Nella duplice veste di solista e di direttore ci sarà Luigi
Piovano, da più di 20 anni primo violoncello dell'Orchestra di
Santa Cecilia e direttore ospite dell'orchestra salisburghese e
di molte altre. L'appuntamento bolognese corona la residenza
artistica di Luigi Piovano con Fondazione Musica Insieme, nel
cui cartellone questo concerto è inserito, con la quale da
alcuni anni vanta una fitta collaborazione che ha coinvolto
anche Sir Antonio Pappano (l'ex direttore stabile di Santa
Cecilia) col quale spesso si è esibito in duo. Il programma,
comune alle quattro serate, è una sorta di confronto tra
classicismo e neoclassicismo accostando la celeberrima ultima
Sinfonia di Mozart al Primo Concerto per violoncello e orchestra
di Dmitri Shostakovich. La Sinfonia Jupiter, la N. 41 in do
maggiore K 551 completata a Vienna nell'agosto 1788, fa parte di
un gruppo di tre composte in rapida successione durante l'estate
di quello stesso anno. Il Concerto in mi bemolle minore Op. 107
del compositore di San Pietroburgo risale invece al 1959,
dedicato a Mstislav Rostropovich, che lo eseguì la prima volta
nella Sala Grande della Filarmonica di quella che allora si
chiamava Leningrado il 4 ottobre con la bacchetta di Evgenij
Mravinskij. Una curiosità: domani, 29 febbraio, lo stesso
Concerto di Shastakovich verrà presentato a Bologna anche dal
violoncellista Ettore Pagano con l'Orchestra del Teatro Comunale
in quello che produrrà un inevitale confronto tra due
generazioni e di esecutori.
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