Dopo una lunga assenza torna in
Italia per due concerti la Malta Philharmonic Orchestra, la più
importante istituzione musicale dell' isola, per proporre pagine
di repertorio classico e brani maltesi contemporanei pensati
anche per l'uso di strumenti folklorici locali. Sul podio il suo
direttore residente Michael Laus e un cast eterogeneo con il
maltese Carmine Lauri al violino, la giovanissima Erica Piccotti
al violoncello e Francesco Sultana agli strumenti tradizionali.
La Malta Philharmonic Orchestra, che festeggia quest' anno mezzo
secolo di attività, sarà a Roma il 24 gennaio (Auditorium Parco
della Musica) e il 25 a Bologna (Auditorium Manzoni) con
composizioni classiche come il Doppio concerto per violino e
violoncello di Brahms e la Suite da Lo Schiaccianoci di
Čajkovskij, e rari brani di autori maltesi. Nel concerto romano
saranno eseguiti due movimenti del poema sinfonico 'The
Forbidden', del video artist e produttore multidisciplinare
Ruben Zahra oltre a Mesogeios (Mediterraneo, in greco antico) -
in programma anche a Bologna - di Christopher Muscat,
quarantenne maltese cresciuto professionalmente tra la patria,
Inghilterra e Spagna, anch'egli versato nelle composizioni
trasversali alle arti con l'orchestra affiancata, nel ruolo di
solista, dal polistrumentista, liutaio ed esperto di strumenti
folklorici maltesi Francesco Sultana. La data di Bologna si
aprirà con Crux di Josef Bugeja che evoca la crocifissione di
Gesù Cristo sul Golgota. Cuore di entrambe le serate, il
celeberrimo Concerto in la minore op. 102 per violino,
violoncello e orchestra (o Doppio concerto), di Brahms, affidato
a due giovanissime stelle del panorama concertistico
internazionale: il maltese Carmine Lauri al violino e la romana
Erica Piccotti al violoncello al suo debutto con l'orchestra
maltese.
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