Sapevo che Toto stava male seriamente, era stato operato più volte negli anni.
Per me lui è stato un caro amico e uno dei più grandi artisti italiani ma non compreso da un certo tipo di stampa".
Lo dice all'ANSA Pasquale
Mammaro, manager che ha promosso, anche attraverso Sanremo,
negli ultimi anni i nuovi exploit di artisti come Orietta Berti,
Donatella Rettore, i Cugini di Campagna, e ha accompagnato il
successo al festival, fra gli altri de Il Volo, Diodato e
Tananai.
Alcuni artisti negli anni sono riusciti a far cambiare nei
media la propria percezione "come Orietta Berti. Lei è stata
bistrattata nella stampa per 50 anni ma dopo Sanremo di due anni
fa è stata riscoperta come artista e ora l'adorano tutti". Anche
i ragazzi del Volo "non sono particolarmente amati dalla stampa
e lo stesso è stato per Toto, che pure ha rappresentato la
musica italiana del mondo".
Ora Mammaro sta preparando la 17/a edizione del Minturno
Musica Estate 2023, in programma il 31 agosto, del quale è
direttore artistico ("è il paese della mia infanzia, nel 2005 i
miei amici di sempre mi hanno chiesto di creare lì una festa
della musica, e sono riuscito a portarci tantissimi artisti")
che avrà fra i protagonisti Enzo Avitabile, i Jalisse (ai quali
andrà anche il premio Afi alla carriera) Carlo Marrale e Silvia
Mezzanotte, Antonio Maggio, Francesco Boccia. "Ryan Paris
(Buonasera Dolce vita) qualche giorno fa mi aveva già proposto
di cantare proprio L'Italiano, un brano che ama e gli chiedono
sempre quando si esibisce all'estero. Ora con Sergio Cerruti,
presidente dell'Afi, stiamo pensando a come ampliare l'omaggio".
Oggi il 90% degli artisti "che vedi nelle classifiche, dopo
un paio di anni si dimenticano. Quelli che rimangono li conti
sulle dita di una mano". Ora tra i nuovi progetti che Mammaro ha
in cantiere "c'è il nuovo album di Marcella Bella, che uscirà
l'8 novembre... stiamo vedendo anche sul festival ma è sempre un
grande punto interrogativo, anche perché quest'anno ci vogliono
andare tutti. Il compito di Amadeus sarà più difficile del
solito".
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