Festa doveva essere, e festa è stata. Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè hanno scatenato l'entusiasmo dei 10 mila del Palalottomatica, ieri sera a Roma, per la prima delle due date romane, entrambe sold out. Tra le nuove canzoni che hanno scritto a sei mani per l'album Il padrone della Festa, già disco d'oro, e un tuffo nei successi del passato di ciascuno dei tre cantautori, è stato un crescendo di entusiasmo e di calore. Il trio, che preferisce definirsi band, non si è risparmiato per il pubblico di casa, nelle quasi due ore e mezzo di spettacolo. "Che belli che siete", dice Silvestri rivolto alla platea.
Il primo regalo lo fanno materializzandosi dentro una scatola che si apre lasciando scoprire il contenuto: Fabi-Silvestri-Gazzé, le loro chitarre e un piccolo palco. "Un ideale collegamento con i nostri inizi, quando suonavamo al Locale. Ora invece siamo qui", dicono salutando il pubblico, che li ricambia con un boato.
Il via lo dà Alzo le mani, dal nuovo album, e migliaia di braccia si alzano verso l'alto. "E quando ci ricapita...domani!", scherzano. E si vede che si divertono a divertire, a entusiasmare, a far scatenare platea e gradinate gremite. Attaccano Occhi da Orientale, tra i brani sempreverde di Silvestri, poi Una buona Idea e Il timido Ubriaco di Gazzé. Come nel tour europeo che ha preceduto quello nei palazzetti, sono solo loro tre, ma poi un tendone che fa da quinta cade e scopre gli altri sei musicisti, amici di sempre, che li accompagnano in questa avventura. C'è Roberto Angelini, Dedo, Gianluca Misiti, Piero Monterisi, José Ramon Caraballo Armas e Adriano Viterbini.
Niccolò, Daniele e Max si scambiano i favori, cantano uno le canzoni dell'altro, diventano "spalle" musicali. Giocano a sfidarsi: con L'avversario, danno vita a fantomatico incontro di pugilato a colpi di canzoni, con l'arbitro Silvestri a fare da giudice tra gli sfidanti Fabi-Gazzé. Non può mancare il tuffo nel passato, con un medley a tre, per scatenare il pubblico con Capelli-Y10-L'amore pensato. Si avvicina la fine del concerto, ma sembra che nessuno voglia andare a casa. I bis, preceduti da un video con Valerio Mastrandrea - presente tra il pubblico - sono un concentrato di energia e i 10 mila ballano al ritmo di Una musica può fare, Gino e l'Alfetta, Sotto casa. Escono ancora una volta per l'ultimo bis Il padrone della festa. "La potenza del collettivo sui singoli, speriamo di avervi comunicato questo".
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