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Ruben Razzante, l'IA come volano dell'uguaglianza

Ruben Razzante, l'IA come volano dell'uguaglianza

Raccolta per indirizzare gli algoritmi alla cura della persona

ROMA, 09 aprile 2025, 11:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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RUBEN RAZZANTE (a cura di), L'ALGORITMO DELL'UGUAGLIANZA. Intelligenza Artificiale, diritti della persona, crescita delle imprese. (PP. 140, EURO 17,00, FrancoAngeli). "La montante polarizzazione del dibattito sull'Intelligenza Artificiale tra apocalittici e integrati rischia di far perdere di vista l'essenza di una trasformazione digitale che sta cambiando le vite delle persone, delle imprese e delle istituzioni. Occorre indirizzare lo sviluppo dell'AI verso la cura della persona, preservandone l'irriducibile unicità, e porre al centro dell'addestramento degli algoritmi il valore dell'uguaglianza in tutte le sue declinazioni". E' il messaggio centrale del nuovo volume curato da Ruben Razzante, studioso e docente di Diritto dell'informazione all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal titolo "L'algoritmo dell'uguaglianza. Intelligenza Artificiale, diritti della persona, crescita delle imprese".
    Si tratta di una raccolta di saggi che vuole essere un utile contributo alla questione quanto mai urgente del progresso dell'Intelligenza Artificiale come strumento di contrasto alle discriminazioni e volàno di una nuova coesione sociale globale.
    A ciascuno dei coautori è stato chiesto di svolgere riflessioni attinenti al proprio ambito di impegno professionale, aziendale e istituzionale, seguendo un approccio costruttivo e responsabile all'uso dell'AI, al fine di mostrare come gli algoritmi possano armonizzarsi con i valori e i diritti fondamentali dell'uomo. Oltre a quello di Ruben Razzante, il libro ospita i saggi di: A. Albanese, V. Di Mattei, S. Lucchini, G. Manghi, S. Nuti, A. Patuelli, L. Pavone, P. Pietrafesa, W.
    Riviera, A. Tripi.
    L'AI - è la tesi di fondo de volume - sta producendo una sorta di jet lag, di disallineamento tra i tempi dell'innovazione tecnologica e quelli delle azioni umane. Per evitare di perdersi dietro alle lusinghe di cosmi artefatti, rischiando di cadere nella trappola dell'anestesia della ragione, diventa indispensabile aprire lo scrigno virtuale dell'algoritmo e scrutare con cura gli elementi che ne ispirano il funzionamento. Il filo sottile che lega le pagine di questa pubblicazione è proprio la loro riconducibilità ai valori dell'uguaglianza, dell'inclusività, dell'accessibilità, della sostenibilità nel dispiegarsi dell'Intelligenza Artificiale. Una sorta di "operazione verità" sull'IA, per rinvigorire la democrazia della rete, allontanando lo spettro del totalitarismo digitale.
    L'IA - si propone quindi nel lavoro curato da Razzante - come strumento di contrasto alle discriminazioni, alle povertà e alle emarginazioni e volàno di una nuova coesione sociale globale attraverso leggi eque e illuminate, politiche neutrali e solidali, scelte imprenditoriali nobili e lungimiranti: questo il traguardo cui tendere, alimentando un confronto pluralista e inclusivo sulle nuove traiettorie della democrazia digitale.
    La prefazione è stata redatta dalla senatrice a vita Liliana Segre. "Davvero fondamentale è il tema del miglior uso delle potenzialità dell'intelligenza artificiale nell'opera di contrasto dei fenomeni patologici online e offline di cui si diceva - scrive -. Ciò al fine di costruire un futuro digitale e sociale più inclusivo, civile, democratico e così trasformare il web in uno spazio sicuro, di interazione formativa e informativa". Segre ricorda che La Commissione anti-discriminazioni del Senato, da lei presieduta, si è occupata in questa legislatura del nesso fra IA e discorsi d'odio, promuovendo una indagine conoscitiva, ancora in corso, proprio su questi temi.
   

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