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La poesia nell'era tech, 'portiamola dove non arriva'

La poesia nell'era tech, 'portiamola dove non arriva'

Parlano Gons e Deckwitz. Paesi Bassi ospite d'onore Salone Libro

ROMA, 16 marzo 2025, 14:43

Redazione ANSA

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(di Mauretta Capuano) Portare la poesia dove non arriva.
    Riunire più persone possibili attraverso la letteratura, i testi poetici e l'arte.

È la via seguita da Babs Gons, regina indiscussa della poesia performativa olandese, attuale poetessa nazionale dei Paesi Bassi, nei suoi testi poetici, combattivi, legati al quotidiano e nelle sue performance.

In Italia è uscita la raccolta 'Fallo comunque' (Ensemble 2022). Come Gons, anche Ellen Deckwitz, poetessa ufficiale della città di Amsterdam (altro riconoscimento attribuito in Olanda ai poeti), guarda al coinvolgimento come elemento fondamentale del suo fare poesia, usando anche la tecnologia a favore dell'umano. Un messaggio che suona anche come un buon augurio nella Giornata Mondiale della Poesia che si celebra il 21 marzo.
    "La poesia non deve necessariamente avere una funzione.
    Possiamo utilizzarla come lente per leggere il passato, il presente, il futuro e anche per creare mondi" dice all'ANSA Gons, protagonista recentemente di una performance al Rijksmuseum di Amsterdam, in una tappa del tour letterario che fa parte del progetto 'La scoperta dell'Olanda - Un anno di libri dai Paesi Bassi' che saranno paese Ospite d'Onore del Salone del Libro di Torino 2025 (dal 15 al 19 maggio). Una grande iniziativa della Fondazione olandese per la Letteratura e dell'Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia, che mira ad avvicinare il pubblico italiano alle grandi voci, affermate ed emergenti, della letteratura olandese.
    "C'è poesia da molte più parti di quante pensiamo e anche le persone che sentono una distanza con la letteratura in realtà hanno molta poesia nella loro vita e io voglio mostrargliela" spiega Gons. "È molto importante far sentire la propria voce attraverso la poesia, ma in modo da poter contribuire a raccontare le storie non da una sola prospettiva. Essere l'immagine della poesia per il Paese è un ruolo che mi mette anche molta soggezione. Dall'altro lato voglio che più persone possibili si sentano coinvolte, che riescano a vedere il bello della poesia" racconta.
    Gons e Deckwitz sono la testimonianza della vivacità culturale e della popolarità della poesia nei Paesi Bassi. Nella delegazione di autori e autrici olandesi che a maggio sarà a Torino, tra cui figurano il grande Jan Brokken con il nuovo libro La scoperta dell'Olanda (Iperborea) e Anya Niewierra, l'autrice bestseller de 'Il cammino' (Neri Pozza), c'è Ellen Deckwitz (Gons ha partecipato l'anno scorso) che sarà la voce del corpus poetico a cui attingerà l'installazione interattiva Poem Booth. Questa macchina speciale, ideata da Justus Bruns e Mingus Vogel dello studio olandese di design Vouw, sarà presentata al Salone, dopo il prototipo approdato l'anno scorso alla Fiera del Libro di Lipsia. Poem Booth "in sintesi è una macchina che fotografa una persona e produce sul momento una foto con una poesia sulla base dell'input visivo e del modello impostato, in questo caso la mia opera. A Torino le poesie che usciranno saranno in italiano. L'anno scorso lo stand della poesia è stato un enorme successo alla Fiera del Libro di Lipsia e ci aspettiamo che non sia diverso in Italia" spiega all'ANSA Deckwitz della quale è uscito in Italia Fisica avanzata (Valigie Rosse), Premio Ciampi 2024.
    Poem Booth ha un altro valore secondo Deckwitz: "Intorno alla cabina nascono nuove conoscenze e connessioni, si discute di letteratura con persone con cui non avevi mai parlato prima.
    Così il poema è più che un testo, diventa un mezzo per riunire le persone" sottolinea la poetessa. "Vouw lavora al crocevia tra design e tecnologia. Si basa sulla convinzione che la tecnologia non sia solo un mezzo per l'efficienza e la produttività e quindi investe nella slow tech. Credo nella creazione di tecnologie che diano rilievo alla pazienza, promuovano l'umanità e le connessioni con il mondo reale" afferma.
    Per il Salone del Libro di Torino Deckwitz sta lavorando anche a un altro progetto, sempre per conto della Fondazione olandese per la Letteratura, che ha sempre l'obiettivo di riunire le persone. "Si chiama 'Hai una nuova richiesta di amicizia' in cui tre autori olandesi e tre italiani si scrivono lettere di amicizia. Per l'Olanda sono, oltre a Deckwitz, Nikki Dekker e Simone Atangana Bekono. Per l'Italia Ginevra Lamberti, Marta Barone e Paola Moretti. "Io e Moretti scriviamo sul significato dell'amicizia in tempi tumultuosi come quelli che stiamo vivendo" dice Deckwitz.
   

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