(di Maria Grazia Marilotti)
"UN GIORNO ALL'IMPROVVISO - I
RACCONTI DELLE DONNE AL TEMPO DEL COVID" (EDIZIONI GIULIA
GIORNALISTE - SARDEGNA, PP. 142, EURO 21) ."Un giorno
all'improvviso"… il Covid. La pandemia irrompe e stravolge le
esistenze, e sono le donne a pagare il prezzo più alto. Un
dramma mondiale che ha fatto da cartina tornasole e reso più
visibili discriminazioni, disuguaglianze di genere, violenze
domestiche, ma anche il lavoro sommerso, i nodi cruciali e
irrisolti del vivere civile. Giulia Giornaliste Sardegna,
impegnata nella difesa di un'informazione inclusiva, debutta nel
mondo dei libri con "Un giorno all' improvviso - i racconti
delle donne al tempo del Covid".
Sedici testimonianze di altrettante professioniste raccolte
da 16 giornaliste socie di Giulia. Accoglie l'eco di quelle
ferite, sofferenze, paure, ma anche empatia, solidarietà,
coraggio, determinazione e il guizzo creativo nel trovare
soluzioni. Storie ricche di speranza per il futuro. Un fermo
immagine che fissa nella memoria una pagina di storia
individuale e collettiva. Per lasciare traccia di quel che è
stato. Il volume, tra testimonianze e scatti d'artista intreccia
storie e frammenti di vita, sensibilità, esperienze, sguardi,
geografie, differenti. Dà voce a figure e storie esemplari dal
mondo della scuola, sanità, istituzioni, media, cooperazione,
cultura.
Sfogliando le pagine del libro spicca la sensibilità
d'artista della fotografa Daniela Zedda, nell'alternanza tra il
colore simbolo della vita che ricomincia dopo l'incubo e il
tempo sospeso della pandemia nei ritratti delle intervistate, e
la sobrietà del bianco e nero che scolpisce il volto delle
giornaliste. In questo diario fatto di immagini e parole sono
presenti anche alcuni scatti di Elisabetta Messina, mentre per
la copertina Zedda ha scelto di inquadrare lo sguardo e il viso
coperto dalla mascherina di Dolores Palmas, professione
infermiera, intervistata da Francesca Siriu.
Tra le 142 pagine c'è la 'scuola sospesa' con la controversa
"didattica a distanza" nella testimonianza, raccolta da Susi
Ronchi, di Anna Maria Maullu, presidente dell'associazione
nazionale dei dirigenti scolastici. Roberta Celot punta i
riflettori sull'impegno della sindaca di Pula, Carla Medau, con
le scelte coraggiose per limitare la diffusione del contagio.
Ancora, Caterina Tronci, responsabile del reparto di ostetricia
e ginecologia, in trincea per assistere le partorienti,
intervistata da Roberta Secci. Da qui alla necessità di
un'informazione corretta sulla pandemia con il dialogo tra
Simona De Francisci, condirettrice di Videolina e Valentina
Guido. Spazio alla consigliera d'amministrazione dell'ateneo
cagliaritano, Sara Piu, intervistata da Alessandra Addari.
Simona Scioni ha dialogato con Giulia Balzano, una voce in
difesa dei presidi culturali nei piccoli centri, come il Museo
dell'Ossidiana di Pau. Il virus ha fatto esplodere contrasti
familiari e violenze di gener e, documentati dall'avvocata
Valeria Aresti intervistata da Daniela Pinna. C'è il senso di
spaesamento e desolazione davanti ai teatri chiusi nelle parole
di Valeria Ciabattoni, direttrice artistica di Cedac, sentita da
Alessandra Menesini. Poi il dramma di un fondamentale servizio
prevenzione che si è fermato o quasi, come ha messo in luce la
ginecologa Valeria Caredda, intervistata da Sandra Pani. Queste
alcune delle storie presentate a Cagliari in un'affollata
Fondazione di Sardegna, che ha finanziato il progetto."Un libro
dedicato alle donne della Sardegna perché non siano cancellate
dal racconto quotidiano della storia", spiega Susi Ronchi, una
delle autrici e fondatrice di Giulia Sardegna
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