Dai fondamenti teorici della sociologia alle indagini sulle periferie, la mafia e il terrorismo.
Dal racconto dei viaggi negli Stati Uniti e in Amazzonia al ricordo degli amici e maestri Cesare Pavese, Nicola Abbagnano, Felice Balbo e Adriano Olivetti.
Le principali opere
di Franco Ferrarotti, 93 anni, sono state raccolte in sei volumi
di oltre 5 mila pagine complessive, in uscita per Marietti 1820
tra ottobre 2019 e i primi di marzo 2020.
Intellettuale poliedrico, Ferrarotti è stato il primo
professore italiano di sociologia, diplomatico e deputato
indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963.
I sei volumi raccolgono, con introduzioni inedite, una
quarantina delle principali opere dell'autore. I primi due,
dedicati agli scritti teorici, escono in libreria il 3 ottobre e
riportano, tra gli altri, il 'Trattato di sociologia', i
'Lineamenti di storia del pensiero sociologico', le riflessioni
sull'identità dialogica e la conoscenza partecipata de 'L'ultima
lezione'.
Nel febbraio 2020 usciranno i due volumi che raccolgono le
principali ricerche di Ferrarotti, in particolare 'Roma da
capitale a periferia', 'Vite di baraccati' il 'Rapporto sulla
mafia', il 'Rapporto sul terrorismo' e le indagini su giovani e
droga. Ai primi di marzo saranno infine in libreria anche i due
volumi di scritti autobiografici, che contengono il racconto dei
viaggi negli Stati Uniti e in Amazzonia, i ricordi delle
esperienze nella diplomazia e nella politica e gli omaggi agli
amici e maestri Pavese, Abbagnano, Balbo e Olivetti.
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