La cinquina del Premio Strega Europeo
2018 è composta da: lo spagnolo Fernando Aramburu, 'Patria'
(Guanda), tradotto da Bruno Arpaia, Premio Nacional de Narrativa
2017; il francese Olivier Guez, 'La scomparsa di Josef Mengele'
(Neri Pozza), tradotto da Margherita Botto, Prix Renaudot 2017;
l'irlandese Lisa McInerney, 'Peccati gloriosi' (Bompiani),
tradotto da Marco Drago, Baileys Women's Prize 2016; l'islandese
AuÐur Ava Ólafsdóttir, 'Hotel Silence' (Einaudi), tradotto da
Stefano Rosatti, Icelandic Literature Prize 2016; la belga Lize
Spit, 'Si scioglie' (E/O), tradotto da David Santoro,
Nederlandse Boekhandelsprijs 2017.
I cinque finalisti sono stati annunciati il 9 aprile a Torino
da Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro
e da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.
I finalisti interverranno al Salone del Libro di Torino il 12 e
13 maggio. La cerimonia di premiazione si svolgerà alla Sala
Azzurra del Salone, il 13 maggio alle 18.30.
L'incontro, inaugurato dal saluto istituzionale di Massimo
Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione
europea, ha visto alternarsi gli interventi degli scrittori
Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Martino Gozzi, Giusi Marchetta
ed Elena Varvello, ciascuno dei quali ha presentato uno dei
cinque libri finalisti.
Al premio, del valore di 3.000 euro, si è aggiunto nel 2017
un riconoscimento di 1.500 euro al traduttore del libro
premiato, offerto dalla FUIS-Federazione Unitaria Italiana
Scrittori.
Il riconoscimento viene assegnato da una giuria composta da
oltre venti scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega, a
cui si aggiungono Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in
Italia della Commissione europea, Lucio Battistotti, consigliere
della Commissione europea, Maria Ida Gaeta, direttore della Casa
delle Letterature di Roma e del Festival Internazionale
Letterature, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, presidente e
direttore della Fondazione Bellonci.
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