Ben Affleck ha appeso al chiodo il mantello nero di Batman, ma torna al cinema con un altro personaggio tutto testosterone e dal passato turbolento: Christian Wolff, il protagonista del blockbuster d'azione del 2016 'The Accountant'. Al centro della nuova avventura, prodotta da Amazon Mgm Studios e distribuita dal 24 aprile da Warner Bros., torna il contabile affetto da autismo che ha fatto della neurodivergenza la sua arma segreta per diventare un killer infallibile. Un po' Rain Man, un po' Rambo, è spietato in azione quanto impacciato nella vita quotidiana; più disinvolto con i mitragliatori che con i sentimenti, più a suo agio nei combattimenti che nel corteggiamento sulla pista da ballo.
"Adoro questo personaggio. Sentivo che aveva ancora molto da fare e da dire", commenta Affleck, che - a parte l'uomo pipistrello interpretato più volte tra il 2016 e il 2023 - non si è mai prestato a sequel o franchise, nemmeno dietro la macchina da presa. "Chris Wolff è un'altra storia. Lui meritava uno sviluppo - riflette l'attore, regista e produttore 52enne -. Sono orgoglioso del successo di questo film. Ha avuto una vita molto più lunga di quanto pensassi. Lo streaming è decollato in quegli anni e The Accountant è stato uno dei primi titoli a beneficiarne. Non so quanta gente mi ha fermato implorandomi di fare un seguito", ricorda. I numeri confermano: il capitolo originale ha incassato 155 milioni di dollari in tutto il mondo ed è tornato a balzare tra i primi cinque titoli più visti nell'ultimo mese su Prime Video Usa. Il sequel ha vinto il premio del pubblico al festival SXSW di Austin, in Texas, dove Affleck è arrivato con il co-protagonista Jon Bernthal e con l'amico Matt Damon, con cui ha fondato la casa di produzione Artists Equity, coinvolta nel progetto. Nel film originale, scritto da Bill Dubuque e diretto da Gavin O'Connor, i flashback spiegano come un padre freddo e militare abbia addestrato Chris (bullizzato per la sua diversità) e il fratello Braxton a diventare letali macchine da combattimento. Ormai adulto, con il suo aspetto anonimo da consulente fiscale, Christian viene ingaggiato per controllare i conti di un'azienda di robotica e rimane coinvolto in un'improbabile spirale di violenza che lo conduce fino al fratello, che non vede da tempo.
Otto anni dopo, i due sono di nuovo distanti. Chris vive solo in un Airstream parcheggiato fuori Los Angeles. Quando l'agente del Tesoro Ray King (J.K. Simmons) viene trovato assassinato con la scritta "trovate il contabile" appuntata sul braccio, la giovane Marybeth Medina (Cynthia Addai-Robinson) lo coinvolge nelle indagini. La faccenda si complica e il protagonista decide di chiamare Brax (Bernthal) per un aiuto. Da questo punto in poi, l'intrigo internazionale di droga, soldi sporchi e traffico di esseri umani diventa un pretesto per seguire i due fratelli: in sintonia quando fanno parlare le armi, goffi (e teneri) quando cercano di riavvicinarsi. "Abbiamo voluto conservare il dna del primo film, ma dando un'impronta nuova, con una maggiore profondità emotiva per i personaggi", riflette il regista Gavin O'Connor, già collaboratore di Affleck in The Town e Warrior. "Il filo della trama è retto da Cynthia: vede uccidere una persona, cerca di capire cosa sia successo. Questa scelta ha concesso a me e Jon il lusso di fare evolvere i nostri personaggi", considera Affleck, cui fa seguito Bernthal: "Il segreto di questo capitolo è che ti importa di loro. Non vuoi scoprire chi è il cattivo. Vuoi sapere se Chris e Brax lo prenderanno insieme".
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