New York e Detroit tra fine anni '50 e inizio 60, percorrendo le strade di Harlem e Manhattan, da un piccolo negozio di dischi ai locali di musica jazz, passando per casette borghesi, una fabbrica di automobili e gli studi televisivi di un programma di cucina.
Sono fra gli scenari del melò del regista afroamericano Eugene Ashe, Sylvie's love, che offre al pubblico un elegante omaggio al genere, costruito intorno ai due protagonisti ' black' Tessa Thompson e Nnamdi Asomugha.
Il film, che dopo il debutto a inizio anno al Sundance è appena approdato su Amazon prime Video, ci reimmerge, nel tono narrativo, visivamente (per quanto con colori più velati, ispirati al regista dalle foto di famiglia di quegli anni), e nella colonna sonora nei capolavori di Douglas Sirk o Vincente Minnelli, senza trascurare cult come Un amore splendido.
Il racconto parte dal nuovo incontro nel 1962, avvenuto per caso, tra Sylvie (Thompson), moglie, madre e assistente della prima produttrice televisiva nera, curatrice di un programma di cucina di grande successo, e Robert (Asomugha), talentuoso sassofonista jazz. La coppia si era conosciuta 5 anni prima, nel negozio di dischi del padre della sognatrice ma determinata Sylvie, dove la ragazza lavora. Robert viene assunto come commesso, e tra loro è colpo di fulmine. Sylvie rimane incinta, ma preferisce lasciar partire, senza dirgli niente della gravidanza, il giovane musicista, ingaggiato per una tournée in Europa. Cinque anni dopo, Sylvie, è mamma di una bambina e sposata al fidanzato di allora, Lacy (Alano Miller), solido quanto poco aperto al desiderio di carriera della moglie Il nuovo incontro con Robert (diventato il 'protetto' di una contessa appassionata di jazz, interpretata da Jemima Kirke) non può che sparigliare le carte.
La scelta di Ashe è lasciare il tema delle tensioni razziali, appena accennato, rovesciando il punto di vista, e concentrando lo sguardo sul mondo dei protagonisti, punteggiato da un ottimo cast, che comprende Aja Naomi King, Tone Bell, Erica Gimpel, Lance Reddick, Wendi McLendon Covey e Eva Longoria.
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