Una vera e propria favola che incanta e fa sognare questo La forma dell'acqua (The Shape of Water) di Guillermo Del Toro, Leone d'Oro alla 74/ma Mostra di Venezia, due Golden Globes (miglior regista e colonna sonora ad Alexandre Desplat) e ben quattro Critic's Choice.
Ha ottenuto il record di nomination agli Oscar: 13, tra cui miglior film, regia e attrice protagonista (Sally Hawkins) e non protagonista (Octavia Spencer).
Un capolavoro di musica, mistero, fumetto noir, fantasy e sentimenti che guarda di diritto agli Oscar. Il film con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg e Octavia Spencer, in sala (non a caso) dal 14 febbraio con la Fox, ci porta negli Stati Uniti del 1963 in piena guerra fredda. Ed esattamente in un laboratorio del governo americano, che sembra disegnato per un fumetto di supereroi, dove è racchiuso un misterioso uomo-pesce.
Qui troviamo Elisa (la straordinaria attrice inglese Sally Hawkins già candidata come miglior attrice ai Golden Globes) algida e sexy allo stesso tempo, una donna delle pulizie muta ("la principessa senza voce") che, con efficienza, va su e giù per il laboratorio insieme alla sua amica di colore Zelda (Octavia Spencer). Ma in questa struttura, dove a capo della sicurezza c'è il cinico ed azzimato Strickland (Michael Shannon), nasce comunque l'amore. Un amore tra due esseri singolari, due 'diversi': la creatura acquatica, dio-pesce-antropomorfo, (identico a 'Il mostro della laguna nera', film del 1954 di Jack Arnold) e l'impacciata Elisa. Lei comincia a portargli di nascosto delle uova, di cui è ghiotto, e lentamente, tra i due nasce qualcosa di più profondo come capita spesso a chi si trova, anche se per motivi diversi, ai margini. Un amore che, teneramente, è anche consumato in tutta la sua pienezza (per farlo la coppia deve riempire d'acqua la stanza da bagno).
'La forma dell'acqua' tratta ''di vari argomenti - aveva detto il regista de 'Il labirinto del fauno' in conferenza al Lido: "Si balla, si fa sesso e c'è anche una deriva politica, quella dell'amore che vince sulla paura. Certo c'è anche la favola della 'Bella e la bestia', ma qui non nella versione puritana. Elisa fa sesso, si masturba, e tutto questo in modo naturale''. E ancora il regista messicano: ''Il modo migliore per raccontare le cose, anche quelle serie, è la favola. Verso le favole gli adulti non hanno difese. Appena gli dici 'c'era una volta' tutti si lasciano andare''.
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