(di Nicola Pirrone)
Vent'anni, l'età in cui tutto
sembra possibile: quando ci si affaccia all'età adulta, ma
spesso ancora privi del senso di responsabilità che questa
comporta e in cui si affrontano grandi aspettative sul proprio
percorso e il proprio futuro. È il fil rouge che caratterizza
l'edizione 2025 di Fotografia Europea che quest'anno compie
appunto 20 anni ed è dedicata alla generazione Z, tra le
infinite possibilità legate alle nuove tecnologie e le inedite
crisi della società contemporanea. Il festival - dal titolo
"Avere vent'anni" - si snoderà a Reggio Emilia dal 24 aprile
all'8 giugno con dieci mostre grazie all'organizzazione curata
dalla Fondazione Palazzo Magnani, dal Comune e con il contributo
della Regione Emilia-Romagna.
"Un traguardo importante per un evento che conferma Reggio
Emilia come capitale italiana della fotografia e la candida a un
crescente ruolo in Europa", ha spiegato alla presentazione in
Regione l'assessora alla Cultura, Gessica Allegni, che ha anche
confermato il sostegno alla manifestazione (circa 80 mila euro).
Dunque, "Vent'anni" è quell'ideale filo rosso che lega tutte
le esposizioni che compongono il programma della manifestazione.
I progetti scelti portano all'attenzione storie inedite e
particolari: "Opere di grandi maestri internazionali e giovani
talenti in mostra in tanti luoghi della cultura, con un
programma molto articolato - ha detto Walter Guadagnini,
codirettore artistico (Tim Clark e Luce Lebart, gli altri due)
che anima il confronto culturale con nuovi spunti e nuove
riflessioni. Non solo parlare di giovani, ma i giovani che
parlano".
A Palazzo da Mosto trovano posto una serie di progetti che
caratterizzano il festival: la committenza di Fotografia
Europea, la mostra dedicata ai libri fotografici, i due progetti
vincitori della Open Call, la collettiva dello Speciale
Diciottoventicinque e quella di We World e infine una mostra
realizzata in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura
di Beirut. Numerose le altre mostre partner organizzate dal
istituzioni cittadine tra le quali a Palazzo dei Musei quella
dedicata a Luigi Ghirri. Lo Spazio Gerra propone la mostra
'Volpe Laila Slim e gli altri. Resistere a vent'anni'. Collegata
al festival è poi la proposta della Collezione Maramotti che
presenta This Body Made of Stardust, ampia esposizione personale
di Viviane Sassen composta da oltre cinquanta fotografie. "Daido
Moriyama: A retrospective" è il progetto, omaggio a un grande
maestro, che racconta il fotografo giapponese che nel corso dei
suoi sessant'anni di carriera ha modificato in modo decisivo la
percezione della fotografia.
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