"Carlo Maratti (1625-1713): tra
la magnificenza del Barocco e il sogno d'Arcadia", pubblicata da
Ugo Bozzi Editore, l'opera Presentata a Camerano, nelle Marche,
la monografia, attesa da decenni, curata dalle massime studiose
dell'artista: Stella Rudolph, che si è dedicata ai dipinti prima
della sua scomparsa nel maggio 2020, e Simonetta Prosperi
Valenti Rodinò, autrice della sezione sui disegni. La stampa è
stata affidata al Pigini Group di Loreto. L'evento ha
rappresentato la prima presentazione nelle Marche di questo
volume, una pietra miliare negli studi dedicati a Carlo Maratti,
pittore cameranese che fu una figura centrale della scena
artistica romana, italiana ed europea nella seconda metà del
Seicento.
Durante la sua carriera Maratti fu celebrato come il massimo
pittore del suo tempo, lasciando un'eredità che influenzò
profondamente anche l'arte del secolo successivo. La
pubblicazione arriva in un momento significativo: nel 2025
ricorre il 400/o anniversario della nascita dell'artista. La
pittura romana del tardo Seicento e primo Settecento oscilla tra
le tensioni del Classicismo e gli slanci esuberanti del Barocco.
In questo contesto, Maratti rappresenta un unicum, riuscendo a
fondere armoniosamente le due correnti: dal Classicismo
raffaellesco egli trasse ordine e grazia, mentre dal Barocco
accolse dinamismo ed espressività, evitando tuttavia eccessi
retorici. Questo volume, atteso da 30 anni, colma una lacuna
critica nella storia dell'arte del Seicento, illuminando il
ruolo di Carlo Maratti come protagonista di un'epoca di
transizione artistica. La monografia non solo analizza in
profondità l'opera dell'artista, ma offre anche un catalogo
ragionato che diventerà uno strumento imprescindibile per
studiosi e appassionati.
L'opera si articola in due volumi. Il primo raccoglie saggi che
esplorano i molteplici aspetti della produzione di Maratti:
dalla pittura sacra ai soggetti mitologici, dai ritratti alle
nature morte. Il secondo volume è un catalogo completo che
include 251 tele autografe e oltre 800 disegni preparatori,
corredati da una bibliografia aggiornata. Tra le innovazioni del
testo emerge una rivalutazione della versatilità di Maratti. Se
la sua fama come pittore sacro è consolidata, il volume
evidenzia la sua maestria nel ritratto, apprezzata sia dai
nobili europei in viaggio durante il Grand Tour, sia dai
dignitari ecclesiastici di Roma. Particolarmente emblematico è
il ritratto di Gaspare Marcaccioni, che anticipa l'iconografia
del gentleman inglese del Settecento. Grazie a recenti scoperte
documentarie, alcune opere di Maratti sono state ridatate,
rivelando nuovi aspetti della sua attività come designer. Non
solo pittore e ritrattista, Maratti si distinse anche nella
progettazione di oggetti decorativi, in particolare argenterie,
e in interventi scultorei. Un elemento centrale del volume è
l'attenzione dedicata al corpus grafico dell'artista, che conta
oltre 2mila disegni conservati in istituzioni prestigiose come
la Royal Library di Windsor e il Kunstmuseum di Düsseldorf.
"Si tratta di un Maratti libero nelle fonti, dotato di
straordinaria potenza e libertà inventiva", ha sottolineato Anna
Maria Ambrosini Massari, professoressa ordinaria di Storia
dell'Arte Moderna presso l'Università di Urbino Carlo Bo, in
occasione della presentazione di questo imponente lavoro
editoriale. "Le ricerche di Stella Rudolph e Simonetta Prosperi
Valenti Rodinò apportano un insieme di novità che arricchiscono
la comprensione del percorso artistico di questo straordinario
maestro, delineando quasi un "nuovo" Maratti. Un campo fertile,
dunque, per avviare un lavoro analitico e critico approfondito,
che non mancherà di coinvolgere studiosi contemporanei e delle
generazioni future".
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