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In mostra la storia del Novecento vista da Robert Capa

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In mostra la storia del Novecento vista da Robert Capa

Dall'11 novembre al Mudec Photo i più importanti reportage

MILANO, 10 novembre 2022, 13:40

Redazione ANSA

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"Se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino". E' l'aforisma che rappresenta meglio il celebre fotografo ungherese Robert Capa (1913-1954), cui il Mudec rende omaggio con una mostra allestita in occasione dei 110 anni dalla nascita.
    "Robert Capa. Nella Storia", aperta dall'11 novembre al 19 marzo presso Mudec Photo, è prodotta da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Sara Rizzo. Attraverso sette sezioni vengono raccontati i più importanti reportage in bianco e nero: dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939); dall'invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945); dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all'ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954), dove troverà la morte.
    Realizzato grazie alla collaborazione con l'agenzia Magnum Photos, fondata dallo stesso Capa insieme a Henry Cartier Bresson, la mostra - curata appositamente per il Mudec - riunisce oltre 80 stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana.
    Attraverso i suoi ritratti e i suoi reportage, Capa incarnò per primo la figura del fotogiornalista come testimone che rischia la vita per essere sempre al centro dell'azione, dalle trincee spagnole - dove trovò la morte la compagna Gerda Taro - allo sbarco in Normandia. Capa credeva infatti che la fotografia fosse un'arma per combattere i totalitarismi, mostrando dei conflitti non solo il volto eroico ma anche quello umano. Così spesso nel suo lavoro la tecnica lascia spazio a scatti imperfetti, ma intrisi di umanità come il capolavoro "Bambini giocano nella neve", scattato in Cina, dove Capa documentò l'invasione giapponese e la vita dei civili nella capitale provvisoria Hankou.
   

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