Rimandata a causa della pandemia,
si inaugura giovedì 24 marzo alla Fondazione Mudima di Milano
(vernissage dalle 15 alle 20), la personale "La figura e il
paradosso" che racchiude la produzione più recente di Nicola
Pucci, curata da Dominique Stella. Il tratto molto personale
dell'artista palermitano - Gino di Maggio ha parlato di "dipinti
in cui riesce a sublimare concetti complessi, a rendere visibili
realtà difficilmente raggiungibili" - si concentra
sull'esplorazione di universi inediti, sulla costruzione di un
curioso disordine tra personaggi e situazioni paradossali.
Nicola Pucci, palermitano, è convinto che ciò che appare, è
soltanto un'illusione; bisogna esagerare, trascendere,
complicare. E dunque, cercare altro, ovunque, anche in
situazioni quotidiane che, sotto questo tratto vigoroso,
diventano facilmente paradossali. E così anche la tecnica, che
dà vita a composizioni frammentate, collage ambigui e
sovrapposti, che rimettono in discussione i codici della
prospettiva.
"Il mondo non è così ovvio. Per chi sa osservarlo, l'evidenza
è soltanto illusoria, e la pittura di Nicola Pucci gioca con
l'illusione come artificio della realtà - scrive Dominique
Stella -. Dipingere, per lui, è aprire gli occhi, spingere le
porte, aprire i cassetti, esplorare universi inediti e inventare
giochi in equilibrio instabile. I quadri di Nicola Pucci si
costruiscono in un curioso disordine di personaggi, animali,
luoghi, situazioni paradossali, la cui evidenza risiede
solamente nella volontà dell'artista di farne nascere un
dipinto. E questo disegna un'opera di innesti improbabili,
incontri frontali e associazioni instabili".
Anticipando di poco la personale milanese, Nicola Pucci in
questi giorni espone anche alla Galleria Ca' d'Oro di Chelsea, a
New York. La personale "Beyond Reality", con un testo critico di
Gianluca Marziani, è promossa dal Console generale di New York,
Fabrizio Di Michele e durerà fino a fine aprile. La mostra
resterà aperta fino al 29 aprile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA