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Laurito fotografa l'Italia dei rifiuti

Laurito fotografa l'Italia dei rifiuti

Tante Terre Fuochi da Malagrotta a Solvay,salva solo Val d'Aosta

ROMA, 28 settembre 2017, 13:23

di Cinzia Conti

ANSACheck

Piera degli Esposti e Dacia Maraini in "Transvantgarbage - Le Terre dei Fuochi e di Nessuno" di Marisa Laurito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piera degli Esposti e Dacia Maraini in "Transvantgarbage - Le Terre dei Fuochi e di Nessuno" di Marisa Laurito - RIPRODUZIONE RISERVATA
Piera degli Esposti e Dacia Maraini in "Transvantgarbage - Le Terre dei Fuochi e di Nessuno" di Marisa Laurito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una denuncia coraggiosa della "connivenza scellerata tra malavita e Stato" che parte dalla terra dove sono abbandonati e sepolti rifiuti, residui e scarti inquinanti, pericolosi e cancerogeni e vuole esplodere davanti a tutti quelli che fanno finta di niente. Non è una semplice mostra quella firmata da Marisa Laurito fino al 31 ottobre alla Reggia di Monza in anteprima nazionale: "Transvantgarbage - Le Terre dei Fuochi e di Nessuno" è la prova fotografica e artistica che su 20 regioni italiane 19 sono sconvolte e coinvolte dalla presenza di rifiuti pericolosi, che dappertutto in nome del profitto a tutti i costi si produce inquinamento e morte. "Scorie nucleari, industriali, chimiche. Si salva solo la Val d'Aosta" spiega all'ANSA la Laurito mentre sta finendo di ultimare l'allestimento dell'esposizione che si snoda attraverso 20 scatti e 6 istallazioni in cui mescola silicone, tessuti, colori e materiali tra i più vari.
    "Proprio questo - dice l'artista - è il messaggio finale: non c'è una sola Terra dei Fuochi. L'idea l'ho avuta mentre giravo il film di Social Movie Il segreto di Pulcinella e interpretavo la moglie di Schiavone, il pentito che già più di 20 anni fa aveva confessato dove erano seppelliti i rifiuti pericolosi.
    Sono ancora lì dopo tutto questo tempo".
    Assieme alla Laurito, che non è nuova a operazioni di forte valore sociale come questa, ad affrontare questo doloroso cammino al capezzale di un'Italia ammalata e a "ribellarsi alla gestione suicida dell'ambiente", tanti carissimi amici ma soprattutto personaggi della cultura da lei "stimati moltissimo". Ecco allora Renzo Arbore clarinettista magico sul Tevere sommerso dai rifiuti e dai topi. E poi Dacia Maraini e Piera Degli Esposti "su un tappeto di libri che vola sulla mondezza orrenda di Malagrotta, altra tragedia di Roma". E poi Rosalinda Celentano crocifissa davanti alle cave di Pasquasia: "Una foto molto coraggiosa - conclude la Laurito - per cui la ringrazio, visto che ha posato nuda davanti all'obiettivo, lei che purtroppo a causa di un tumore è stata operata entrambi i seni".
   

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