Veglia funebre contro le
esercitazioni militari la scorsa notte a Cagliari: felpa rossa
per gli uomini, vestito nero del lutto per le donne, in quaranta
si sono dati appuntamento sotto il palazzo del Consiglio
regionale e hanno allestito un piccolo accampamento. Nel mirino
del Presidio permanente del Popolo Sardo la Joint Stars, la più
importante esercitazione della Difesa in corso nel golfo di
Cagliari.
Scene da teatro: le donne hanno rappresentato la morte dei
bambini di Gaza piangendo accovacciate sulle bare bianche
sistemate in via Roma. Tutto davanti a una grande scritta nera
su sfondo bianco: "La propaganda delle armi non cura i
bambini…li uccide". Questa mattina la ripresa della
mobilitazione con una marcia verso il Molo Ichnusa, dove verrà
proposta una sorta di rappresentazione teatrale che simula i
bombardamenti su Gaza.
Al Molo Ichnusa, nel frattempo, una manifestazione
collaterale promossa da altri gruppi antimilitaristi. Sotto
accusa, in particolare, la Joint Star for Charity, gli eventi
benefici organizzati in occasione dell'esercitazione.
"L'utilizzo di bambini nella locandina propagandistica -
denunciano gli attivisti -, il patrocinio della Regione e del
Comune di Cagliari, produttori di armi e venditori di morte fra
gli sponsor e un nugolo di altre sigle o siglette di corredo non
fanno altro che confondere e mascherare la natura strettamente
militare e bellicista della Joint Star, con la conseguente
fuorviante narrativa finto caritatevole di chi intende spacciare
un'azione di forza, edulcorandola con risibili momenti di
giovialità pubblica e impegno sociale. Tutto questo proprio non
la digeriamo".
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