E' durato 90 minuti questa mattina a Campobasso, negli uffici
della Polizia Giudiziaria, l'interrogatorio del presidente della
Regione Molise, Francesco Roberti, coinvolto nell'inchiesta
della Dda del capoluogo molisano sulla corruzione. Gli avvocati
del governatore, Mariano Prencipe e Giuseppe Stellato, hanno
depositato una memoria difensiva di 200 pagine e si sono poi
confrontati con il procuratore, Nicola D'Angelo, e con il
sostituto procuratore Anna Rita Carollo, alla presenza dello
stesso presidente della Regione.
Roberti, dunque, non ha risposto a domande, ma ha affidato a
un documento scritto la sua versione dei fatti. "Così come
concordato con la Procura, abbiamo depositato una memoria e poi
c'è stato un confronto tra la difesa e la Procura - conferma
all'ANSA l'avvocato Prencipe - Nelle 200 pagine abbiamo
ricostruito tutta la vicenda e fornito una serie di chiarimenti.
In particolare, abbiamo evidenziato che ci sono intercettazioni
dalle quali si evince chiaramente il fatto che Roberti non si
sia interessato alle sorti di una società in particolare, come
gli viene invece contestato. Anzi, fu proprio la Provincia di
Campobasso guidata da Roberti a sollevare osservazioni e a
imporre restrizioni a questa stessa società".
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