Un evento imprevedibile, nei tempi e nei numeri, al quale la capitale dovrà essere pronta per far scattare un piano lampo. Ma già collaudato ai funerali di Francesco. Roma si prepara al Conclave e soprattutto alla fumata bianca, che porterà all'intronizzazione del nuovo papa con l'arrivo improvviso, in meno di un'ora, di decine di migliaia di fedeli a piazza San Pietro.
"Dobbiamo essere pronti a gestirlo fin dal primo giorno. Non sapendo quando avverrà l'elezione, abbiamo fatto tante ipotesi, anche considerando che tra due domeniche potrebbe esserci l'Angelus con un nuovo pontefice e questo richiederà una serie di servizi particolari. Abbiamo deciso insieme di dover essere pronti con tutta la forza disponibile, seguendo il modello che abbiamo utilizzato per le esequie del papa", spiega il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza che si è svolto in in prefettura.
Nel frattempo proseguono i test sulla sicurezza con altri appuntamenti che restano impegnativi. A partire da quelli delle prossime ore, che terranno la macchina organizzativa allertata per un'intera giornata fino a notte fonda: da una parte "l'incessante pellegrinaggio su Santa Maria Maggiore e quello su piazza San Pietro, e poi un corteo per il grande evento del concertone del primo maggio. Metteremo in campo tutta la forza necessaria", spiega ancora Giannini. Il flusso di persone che visitano la tomba del pontefice nella basilica è a due passi dal Colosseo - in un solo giorno è stato raggiunto il picco di 70mila accessi - e proprio i Fori Imperiali sono il luogo di destinazione della consueta manifestazione dei sindacati in occasione del Primo maggio, che partirà con un corteo in mattinata da piazza Vittorio e alla quale è prevista la partecipazione di diverse migliaia di persone. Nel primo pomeriggio comincia poi il concertone di piazza San Giovanni, che durerà fin dopo la mezzanotte.
Il tutto in attesa del Conclave la prossima settimana (da mercoledì) e dell'elezione del papa, in occasione della quale verrà schierato lo stesso sistema organizzativo attivato ai funerali di sabato scorso, quando i monitor della sala operativa in Questura hanno documentato un fiume di fedeli verso la basilica: fin dall'apertura dei varchi, a un'ora dall'inizio della funzione, si era raggiunta la capienza massima di cinquantamila ed era stato chiuso l'accesso alla piazza. Per accedere i fedeli avevano attraverso varchi presidiati con i metal detector e chi non è riuscito ad arrivare fino alla piazza aveva potuto seguire la funzione dai maxischermi posizionati lungo via della Conciliazione, a piazza Pia, piazza Risorgimento e piazza Cavour.
Le bonifiche saranno costanti fin dalla vigilia del Conclave, anche nel sottosuolo, mentre i droni garantiranno la visuale dall'alto attraverso immagini in 3d. È presumibile che durante l'intronizzazione venga stata istituita una no fly zone sul territorio, così come saranno schierati tiratori scelti sui palazzi, artificieri, nuclei cinofili e militari con i bazooka antidrone. Il 26 aprile, quando alla cerimonia funebre parteciparono 160 le delegazioni straniere, furono utilizzati quattromila uomini e donne delle forze dell'ordine. Stavolta la sfida sarà invece di riuscire ad attivare un numero cospicuo di agenti nel minor tempo possibile con un dispositivo rimodulabile a seconda degli arrivi di cittadini e turisti, per un evento che ancora una volta consacrerà Roma come palcoscenico della storia.
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