Non si placa la polemica a Firenze seguita alla proposta di Fdi di intitolare una rotonda a Giovanni Gentile, il filosofo ritenuto con Mussolini l'ideologo del fascismo.
Gentile, che aveva aderito alla Repubblica sociale italiana, fu ucciso il 15 aprile del 1944 a Firenze, per mano dei partigiani del Gap. Avanzata ieri dal consigliere Fdi Alessandro Draghi, vicepresidente dell'assemblea comunale, la proposta di intitolazione è stata rilanciata oggi dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, rinfocolando le polemiche.
"Negare oggi a Giovanni Gentile l'intitolazione di un luogo pubblico è un atto neoprimitivo, significa rifiutarsi di storicizzare, vuol dire negare la cultura e sottometterla all'ideologia - evidenzia Giuli -. Che a Giovanni Gentile venga intestato un luogo pubblico nella città di Firenze, dove il filosofo è stato ucciso dai Gap, è un fatto di pura laicità politica e culturale", "eccede le ideologie ed è il momento di riconoscere che la sua statura è quella di un classico". Di "atto doveroso" parla il deputato Fdi Alessandro Amorese.
Critica la sindaca Sara Funaro: "Dispiace constatare che la destra italiana abbia ancora uno sguardo rivolto agli anni peggiori del nostro passato - osserva -. Qui il tema non è la statura filosofica di Giovanni Gentile, quanto il suo essere una figura strettamente legata al fascismo, e la volontà di celebrarla in un momento come questo rivela ancora una volta ambiguità da parte della destra a ogni livello sul giudizio storico di un'epoca buia come quella del regime, su cui al contrario dobbiamo essere netti e chiari". Per il consigliere comunale di Sinistra progetto comune Dmitrij Palagi: "la proposta è parte di una strategia complessiva, eversiva".
La proposta di intitolazione aveva innescato una generalizzata levata di scudi, da Anpi all'Aned fiorentine fino al Pd e Avs. Gentile, per l'Anpi, "rappresenta il sistema che voleva educare all'obbedienza, la Resistenza un movimento di lotta per educare alla libertà". Secondo Lorenzo Tombelli di Aned "ricorrono gli 80 anni dal conferimento della Medaglia d'oro della Resistenza alla città di Firenze e non possiamo accettare che arrivino proposte per intitolare luoghi fiorentini alla memoria di coloro che si sono impegnati nella Repubblica sociale italiana per arrestare, condannare, deportare o torturare i nostri concittadini". Il capogruppo Pd in Palazzo Vecchio Luca Milani la definisce "una brutta provocazione", "una proposta vergognosa che non merita di essere discussa". Critico anche Avs-Ecolò con il vicepresidente del Consiglio Vincenzo Pizzolo che parla di "provocazione grave e inaccettabile".
Oggi, intanto, le formazioni giovanili Casaggì e Azione Studentesca hanno ricordato Gentile portando una rosa, un nastro tricolore e una foto nel luogo in cui fu ucciso.
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