Ha sferrato un pugno ad un
avversario, accusandolo di avergli rivolto insulti razzisti.
L'episodio è accaduto ieri pomeriggio a Barco di Bibbiano, nel
Reggiano, durante la partita di calcio dilettanti Boca
Barco-Rubierese, valida per il campionato di Prima categoria
(Girone C). A riportare la notizia è il Resto del Carlino di
Reggio Emilia.
A metà del secondo tempo, il difensore della Rubierese, Afzaz
Ilyas, 25 anni, è stato espulso dall'arbitro dopo aver sferrato
un pugno al volto all'attaccante avversario Simone Costa, 24
anni. Quest'ultimo è stato portato poi all'ospedale Maggiore di
Parma, ricoverato nel reparto maxillo-facciale.
Afzaz, italiano e nato da genitori marocchini a Pavullo nel
Frignano (nel modenese), lo accusa: "Per tutta la partita mi ha
chiamato 'scimmia' e negro di m... - ha raccontato - Io e i miei
compagni lo abbiamo fatto presente all'arbitro e all'allenatore
avversario. Ma nessuno ha fatto niente. Non mi sono sentito
tutelato. All'ennesimo insulto, sono impazzito e l'ho colpito".
Ma si è pentito: "Ho reagito nella maniera più sbagliata
possibile. Non sono un violento, non sono mai stato espulso in
carriera. Ma la situazione era diventata pesante e ho perso la
testa. Negli spogliatoi ho pianto, sono pronto a chiedergli
scusa e lo chiamerò a telefono. Ma il razzismo nel calcio non
deve esistere e vorrei si scusasse anche lui".
Il presidente del Boca Barco, Enzo Guerri ha replicato: "Io
non ho sentito questi insulti così come nessuno li ha sentiti.
Se ci sono stati non è bello ed è sicuramente un fatto da
condannare. Ma niente può giustificare ciò che ha fatto, dando
un pugno al nostro ragazzo. Questa violenza è inaccettabile".
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