"Non si è verificata alcuna
violazione di una regola cautelare nella loro attività e quindi
l'evento non è riconducibile ad una loro condotta omissiva
colposa". È questo il passaggio chiave delle motivazioni della
sentenza pronunciata nel dicembre scorso dal Tribunale di
Avellino che assolse tra gli altri il dg di Autostrde per
l'Italia, Giovanni Castellucci, imputato insieme ad altre 14
persone per la morte di 40 persone precipitate il 28 luglio del
2013 a bordo del bus dal viadotto "Acqualonga" dell'A16
Napoli-Canosa, nel territorio del comune di Monteforte Irpino
(Avellino).
Il giudice di primo grado, Luigi Bene, con questa motivazione
ha assolto altri cinque dirigenti ed ex dirigenti di Autostrade,
condannando però altri sei a pene tra i 5 e i 6 anni, rispetto
alla richiesta di 10 anni per tutti gli imputati avanzata da
Procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo.
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