I 106 milioni di euro che la
Procura di Vicenza ha fatto sequestrare oggi dalla Gdf alla
Banca Popolare di Vicenza rappresentano "il profitto realizzato
dalla banca con l'aumento di capitale del 2014, reso possibile
dall'attività di ostacolo alla vigilanza Consob che la procura
contesta a Samuele Sorato ed Emanuele Giustini". Lo ha spiegato
il procuratore Antonino Cappelleri. "Con quell'aumento di
capitale - ha aggiunto - si raccolsero 106 milioni di profitto,
che è la somma che andiamo a sequestrare". Un ruolo importante,
per individuare e sequestrare il denaro lo hanno avuto i
commissari liquidatori della bad bank: "I commissari (pur
pubblici ufficiali) - ha riferito Cappelleri - hanno collaborato
con leale senso di responsabilità istituzionale e, interpellati,
hanno detto che la banca in liquidazione amministrativa coatta
disponeva di liquidità, consentendoci di intervenire".
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