Oggi si è svolto in 30 Paesi del
mondo il 'Global Day of Action', con migliaia di persone scese
nelle strade e nelle piazze per dimostrare pacificamente a
favore della salvaguardia del clima e contro le fonti fossili,
chiedendo una rapida transizione verso un futuro energetico 100
per cento rinnovabile. Lo rende noto Greenpeace, nel
sottolineare che questo Global Day of Action è il primo di una
serie di tre appuntamenti previsti da qui a fine anno, quando si
terrà la Conferenza delle Parti di Parigi, evento che potrebbe
segnare la storico traguardo di un nuovo accordo mondiale sui
cambiamenti climatici. È anche il risultato dell'impegno
congiunto di movimenti e organizzazioni come Coalition Climat
21, CAN, 350.org, Avaaz, Friends of the Earth, WWF. Per questa
mobilitazione Greenpeace ha adottato lo slogan #GetupAnd - "un
esplicito invito ad agire in prima persona", osserva
l'organizzazione ambientalista.
"Questa iniziativa segna la nascita di un movimento globale
che in vista del vertice di Parigi si impegna a fare pressione
su leader politici ed economici per chiedere un futuro 100 per
cento rinnovabile", dichiara Andrea Boraschi, responsabile della
campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "Con i nostri
flash mob in 24 città italiane - aggiunge Boraschi - vogliamo
suonare la sveglia al governo e all'opinione pubblica" Secondo
Greenpeace, "la linea adottata dal governo italiano è
palesemente contraddittoria. A fronte di molti proclami e
iniziative - come gli Stati Generali del Clima che si terranno a
Roma il prossimo 22 giugno - l'indirizzo concreto è quello di
cercare di sfruttare le misere riserve petrolifere del Paese, in
mare e a terra, in barba a ogni impegno di riduzione delle
emissioni. Nel frattempo si continua a penalizzare la crescita
delle energie pulite e a non fare nulla per superare in fretta
l'uso del carbone".
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