Sono quarantuno le aziende che al
Padiglione 2 del Salone Internazionale di Verona rappresentano
la ricchezza e l'unicità vitivinicola di Assovini Sicilia.
L'associazione, nata nel 1998, oggi riunisce 89 aziende e
rinnova la sua partecipazione alla 54esima edizione di Vinitaly
con l'obiettivo di promuovere e valorizzare la diversità del
patrimonio enologico siciliano.
"È il Vinitaly del rilancio e della ripartenza- afferma Laurent
de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia -. Dopo due anni
di stop forzato, c'è voglia di ritornare ad incontrarsi in
presenza. È un'edizione molto attesa e dall'appeal sempre più
internazionale, con l'arrivo di 700 top buyer da 50 paesi e
4.400 aziende da 19 nazioni. Questo conferma come il settore del
vino sia in crescita nonostante la pandemia e l'attuale
situazione internazionale".
In occasione del Vinitaly, insieme all'Assessorato regionale
dell'Agricoltura, Assovini Sicilia ha organizzato la masterclass
"Le piccole denominazioni virtuose della Sicilia", condotta da
Francesco Pensovecchio, direttore di Wine in Sicily.L'obiettivo
è quello di valorizzare le piccole denominazioni e il legame tra
vino e territorio. "Il mondo ha sete di vino siciliano. Di
conoscere la sua biodiversità attraverso le sue cultivar
autoctone che rappresentano il suo straordinario patrimonio
vitivinicolo"- continua de la Gatinais- . Una Sicilia
vitivinicola più in forma che mai, capace di attrarre il mercato
estero segnando un +13% nell'export dei vini nei primi nove mesi
del 2021 (Wine Monitor-Istat), con oltre 103 milioni di euro
esportati. A questi dati, si aggiunge lo splendido risultato del
Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia, che ha chiuso il 2021 con
95,8 milioni di bottiglie certificate con tale denominazione, in
crescita del 6% rispetto al 2020. "La Sicilia del vino di
qualità ha sempre dato il massimo al Vinitaly, esprimendo i
propri valori distintivi: territori, vitigni, tradizioni ma
anche innovazione, ricerca, capacità comunicativa e marketing.
La nostra regione - sottolinea Lilly Ferro Fazio,
vice-presidente Assovini Sicilia - torna a crescere più di
prima, grazie ai tanti segnali positivi che generano fiducia e
prospettiva dopo anni incerti e difficili. Il vino siciliano,
con standard qualitativi sempre più alti e condivisi, esprime
una capacità competitiva verso l'alto. Ora dobbiamo sentirci
doppiamente coinvolti nel sostenere la ripresa della
ristorazione in Italia e del turismo eno-gastronomico come
fattori decisivi nella crescita dei prossimi anni" .
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