Si è conclusa questa mattina al
Giardino della memoria di Palermo la "Settimana della libertà di
stampa" organizzata dall'Associazione siciliana della stampa in
collaborazione con l'Ordine dei giornalisti Sicilia e la
Federazione nazionale della stampa. Al giardino della memoria
sono state scoperte le nuove targhe intitolate alla strage di
Pizzolungo in cui persero la vita Barbara Rizzo e i gemellini
Salvatore e Giuseppe Asta e quella nuova dedicata a Boris
Giuliano che sostituisce quella ormai deteriorata dalle
intemperie.
Il prefetto di Palermo Massimo Mariani ha voluto sottolineare
l'importanza dell'esempio di chi è morto, facendo il proprio
dovere rivolgendosi in particolare i ragazzi della scuola
Sauro-Franchetti presenti una delegazione guidata dalla
professoressa Cettina Belfiore. Lo stesso ha fatto l'assessore
all'Innovazione Fabrizio Ferrandelli che ha partecipato in
rappresentanza del sindaco Roberto Lagalla e che ha rinnovato
l'impegno del Comune a sostenere le iniziative che riguardano
non solo il ricordo ma l'attualità dell'esempio delle vittime di
mafia. Per l'Associazione nazionale magistrati è intervenuto il
sostituto procuratore Gianluca De Leo che ha ricordato i tanti
magistrati vittime della guerra scatenata dalle cosche contro lo
Stato mentre il presidente della Commissione parlamentare
antimafia Antonello Cracolici ha ricordato ai ragazzi
l'importanza di cointinuare a coltivare la "memoria" su queste
vicende. La segretaria generale della Federazione della stampa
Alessandra Costante, presente con il segretario aggiunto Claudio
Silvestri, ha insistito molto sulla necessità dei più giovani di
informarsi correttamente attraverso le fonti che sono quelle in
cui lavorano i giornalisti e ha poi avvertito i ragazzi di non
farsi ingannare dal fatto che oggi, per fortuna, la mafia non
spara più ricordando il caso di Salvo Palazzolo, il giornalista
di Repubblica che per raccontare questa realtà è costretto a
vivere sotto scorta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA