Mare con venticinque
chilometri di costa. Ma anche zona umida come Molentargius e
montagna come i Sette Fratelli. E poi le aree archeologiche, con
la rete dei nuraghi, a partire dal Diana, e la Villa Romana, la
Basilica di Sant'Elena e le chiese del circuito romanico. E
ancora, le tradizioni popolari e la produzione enogastronomica.
Sono le basi del nuovo piano comunale per il turismo: le prime
linee sono state tracciate a Quartu dalla giunta.
Tra gli obiettivi anche quello di definire un'immagine chiara
della destinazione Quartu insieme a una strategia di promozione
e comunicazione. "La giunta ha approvato gli atti di indirizzo -
annuncia il vicesindaco Tore Sanna - che ora verranno trasmessi
al Consiglio comunale, titolare della funzione di programmazione
e pianificazione, e contiamo di aprire nelle sedi competenti,
ovvero nelle commissioni, una proficua interlocuzione che si
dovrà poi spostare all'esterno, coinvolgendo le principali
categorie interessate, perché è nostro interesse raccogliere
indicazioni e suggerimenti. Questo è quanto l'amministrazione ha
fatto e intende fare entro la fine dell'anno rispettando quindi
i tempi previsti per questi obiettivi".
Dalle linee di indirizzo emerge una volontà di creare una
gestione che coinvolga, dal centro a Geremeas, tutti i
residenti. Attenzione al mare, principale punto di forza
d'estate, ma anche alla valorizzazione di percorsi natura che
colleghino la costa con l'interno. Senza dimenticare poi
agroalimentare, artigianato e identità. E un piano per il
risanamento delle aree agricole che punti alle produzioni di
qualità e alla nascita di forme alternative di ricettività.
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