/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Boom denunce malattie professionali

Boom denunce malattie professionali

Isola al terzo posto nazionale con quasi 6mila casi nel 2016

CAGLIARI, 20 aprile 2017, 19:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Solo Toscana ed Emilia Romagna sono davanti alla Sardegna per numero di denunce per malattie professionali: 5.957 solo nel 2016 e 5.364 nel 2015 secondo i dati presentati oggi a Cagliari dall'Inail. La maggior parte sono state protocollate nel cagliaritano (3.153) e nell'oristanese (1.074), seguono Carbonia-Iglesias con 428, Nuoro con 362, Sassari con 242 e Olbia Tempio con 105.

Considerando il 2015, le denunce - ben 4.072 - hanno riguardato per il 75% dei casi malattie del sistema osteo muscolare e del tessuto connettivo. Sanità e trasporti, in particolare, sono i settori nei quali le segnalazioni sono più frequenti. Il fenomeno nell'Isola diventa ancora più rilevante se si considerano i dati di altre regioni molto più industrializzate e con un numero di lavoratori molto più alto come la Lombardia, dove sono registrate per il 2016 "solo" 4.010 denunce.

"Il fatto che le denunce di malattie professionali abbiano raggiunto sul territorio regionale una tale proporzione richiede un attento esame e la necessità di affrontare in modo sistemico il problema - ha spiegato all'ANSA il direttore regionale Inail, Enza Scarpa - la dimensione del fenomeno impone l'analisi e il contributo congiunto delle Istituzioni territoriali, delle parti sociali, del mondo scientifico e giudiziario, perché solo il sistema integrato di questi servizi può elaborare risposte e strumenti coerenti con gli obiettivi di prevenzione e tutela del rischio da lavoro, sostegno alle aziende per la realizzazione di progetti e investimenti sulla prevenzione, reinserimento e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro".

In netto calo, invece, le denunce di infortuni sul lavoro: nel 2015 ne sono state protocollate in Sardegna 12.742, il 2% del totale nazionale, con una diminuzione del 6,67% rispetto all'anno precedente e del 10,83% rispetto al 2013. Nel 2016 (ma il dato non è consolidato) vi è stato un aumento del 2,08%. 

ECCO LE MALATTIE PIU' SEGNALATE - Patologie dei sistemi osteoarticolare, nervoso, respiratorio e dell'orecchio: sono le malattie professionali per le quali, in Sardegna, si registra il maggior numero di segnalazioni all'Inail. Su 5.364 nel 2016 - l'Isola è terza in Italia dietro a Toscana ed Emilia Romagna - 4.072 denunce riguardano malattie osteoarticolari e del tessuto connettivo: si tratta del 75% di casi concentrati in gran parte nei settori della sanità e dei trasporti.

Il 7,85% (420) è relativo a disturbi del sistema nervoso, il 5,56% (298) interessa l'orecchio e malattie dell'apofisi mastoide. Il 4,70% (250) delle denunce, invece, ha a che fare con malattie respiratorie e il 2,09% (112) con disturbi al sistema circolatorio. Seguono le denunce collegate a patologie tumorali: 59 in tutto, l'1,1%. "Pochissime - ha commentato alla presentazione del report la direttore regionale di Inail Sardegna, Enza Scarpa - soprattutto in una terra in cui l'attenzione per l'esposizione ad agenti cancerogeni è molto alta".

Attenzione che potrebbe crescere dopo che una sentenza del tribunale di Ivrea ha riconosciuto l'esistenza di un nesso diretto tra l'uso scorretto del cellulare e lo sviluppo di un tumore al cervello e ha condannato l'Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una azienda cui è stato diagnosticato il cancro dopo che per 15 anni ha usato il telefonino per più di tre ore al giorno senza protezioni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza