Una donazione che sa di storia.
Manoscritti che raccontano un compositore nato a Barletta e
diventato celebre per i suoi lavori teatrali e i poemi sinfonici
in tutta Europa.
È Renato Virgilio e ora, i suoi manoscritti musicali e un copioso carteggio epistolare sono stati donati alla fondazione Istituto di letteratura musicale concentrazionaria di Barletta.
Virgilio ha firmato lavori
teatrali e l'opera in due atti Jana, lo ha reso celebre perché
inserita in diversi cartelloni teatrali dei primi anni del
Novecento.
Il compositore rimase in Germania durante la guerra e cadde
in disgrazia. Tornò in Puglia ma il suo soggiorno durò poco e
riprese a viaggiare per poi approdare a Tortona dove nella villa
di Maria Attilia Grillo-Ruffini creò Jana. Sono stati Pietro e
Maria Adelaide Ruffini a consegnare a Francesco Lotoro il
copioso materiale musicale ed epistolare lasciato da Virgilio a
Tortona.
Dal 1990 Francesco Lotoro, che presiede la fondazione
barlettana, e Paolo Candido hanno avviato un progetto di
recupero dei materiali di Renato Virgilio in diversi archivi
storici e anagrafici di San Gallo, Zurigo, Basilea, Berlino,
Wiesbaden, Boston, Lipsia, Bologna e nella biblioteca di
Barletta. Qualche anno fa a Berlino è stata recuperata l'ultima
stesura autografa dell'opera Jana.
"La nostra fondazione - spiega Lotoro - ha dedicato notevoli
energie alla valorizzazione dei musicisti nati a Barletta.
Grazie all'acquisizione dei manoscritti intendiamo promuovere
l'opera musicale di Virgilio". Lotoro ricorda che a breve "sarà
aperto l'archivio dei musicisti barlettani, miniera dei
materiali dei grandi musicisti ai quali Barletta ha dato i
natali".
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