Spiegare quali sono i vantaggi della
chirurgia mini invasiva che consente di approcciarsi a patologie
anche di tipo oncologico, riducendo i tempi di ripresa del
paziente e senza impattare in modo aggressivo sulla sua vita. Se
n'è discusso oggi all'ospedale San Paolo di Bari che ha ospitato
il convegno dedicato alla 'Chirurgia oncologica: approccio
multidisciplinare e chirurgia mini invasiva', organizzato da
Massimo Buonfantino, direttore di Chirurgia generale della
struttura ospedaliera barese.
Nell'ospedale, che fa parte della rete oncologica pugliese,
vengono effettuati ogni anno quasi mille interventi chirurgici
di cui 150 per patologia neoplastica del tratto
gastrointestinale. Il 67% dei pazienti viene sottoposto a
laparoscopia che consente di esplorare la cavità addominale
senza ampie incisioni contro la media italiana del 38,5%.
La chirurgia laparoscopica, di cui si è discusso nel corso
delle due sessioni dell'incontro, realizza interventi
sovrapponibili alla chirurgia tradizionale e riduce il trauma
chirurgico con vie di accesso mininvasive. Al San Paolo la
tecnica laparoscopica viene applicata per incisioni del colon e
per gastrectomie totali laparoscopiche. Inoltre, vengono
trattati con tecnica laparoscopica ernie e occlusioni
intestinale, appendicite e colecistite.
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