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'Piu' sicurezza per i ciclisti', presidio in tribunale a Torino

'Piu' sicurezza per i ciclisti', presidio in tribunale a Torino

In occasione del processo per la morte di Francesco Convertini

TORINO, 09 aprile 2025, 16:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un presidio davanti a Palazzo di giustizia di Torino si è formato stamani per chiedere più sicurezza per i ciclisti che percorrono le strade della città.
    L'occasione è stata la ripresa del processo per il caso di Francesco Convertini, il designer di 33 anni che il 22 giugno 2022 perse la vita mentre si trovava in sella alla sua bicicletta dopo essere stato urtato da un'auto della polizia nel capoluogo torinese all'altezza del Rondò Rivella.
    L'udienza di oggi è stata dedicata all'audizione dell'imputato, l'agente che era alla guida della vettura. Il presidio è stato convocato da Fiab Torino Bike Pride e vi hanno preso parte attivisti di altri comitati e amici e familiari di Francesco. "Quello che è successo a Francesco - ha spiegato Andrea Chicco, di Fiab - può succedere a chiunque di noi. Nel 2023 in Italia ci sono state più di tremila vittime della strada, tra le quali 212 ciclisti. Per quel che riguarda il 2024 i primi dati disponibili parlano di un aumento del 4% con una sola eccezione: quella di Bologna, che per la prima volta dal 1991 è a quota zero. Servono politiche di 'Citta' 30', e Bologna è un esempio virtuoso da seguire".
    Francesco Convertini era originario di Locorotondo (Bari).
    "Era un ragazzo solare - ha detto il papà, Pasquale, 65 anni - e oggi sono qui per lui per tutti i ciclisti che perdono la vita sulle piste ciclabili. Questo non è giusto: serve più sicurezza".
   

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