/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Estorsione a luci rosse, coppia processata a Torino

Estorsione a luci rosse, coppia processata a Torino

La presunta vittima un loro conoscente

TORINO, 12 giugno 2024, 17:37

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una presunta estorsione a 'luci rosse'. Di questo si è parlato oggi in tribunale a Torino in un processo che vede due coniugi sul banco degli imputati con l'accusa di avere preteso (e ottenuto) del denaro da un loro conoscente con un ricatto implicito: doveva cessare di manifestare le proprie simpatie alla donna.
    Il caso risale al 2022, si è svolto in una cittadina della provincia torinese ed è emerso quando la presunta vittima, un commerciante di ortofrutta (ora parte civile con l'avvocato Davide Diana), si è presentato ai carabinieri. "Volevo solo chiedere un consiglio perché mi sentivo perseguitato ed ero allo stremo delle forze. - ha ricordato oggi l'uomo in aula - Il maresciallo mi ascoltò e mi disse che quella era un'estorsione in piena regola e che doveva formalizzare una denuncia. Ero molto preoccupato. Ma adesso, a posteriori, non posso fare altro che ringraziarlo".
    Il commerciante ha detto che conosceva da tempo il marito della donna, un compaesano al quale affidò dei lavori di ristrutturazione della casa. "Anche lei - ha detto - qualche volta mi chiedeva delle piccole somme. Col tempo nacque un'amicizia. Non nego che peccai di debolezza. Ma tra noi non ci fu mai niente". Dalle chat risulta che la donna gli mandò delle proprie fotografie in atteggiamenti intimi. "Poi arrivò il marito, mi disse che aveva saputo tutto, che io ero sposato, che ci stavamo tutti rovinando la vita e che, in definitiva, voleva dei soldi". In un'occasione il commerciante avrebbe versato 15 mila euro.
    Secondo i carabinieri che svolsero le indagini il denaro veniva utilizzato per acquistare e consumare cocaina. L'accusa in aula è sostenuta dal pm Paolo Toso.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza