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Chiesti 5 anni di carcere per il leader serbo-bosniaco Dodik

Chiesti 5 anni di carcere per il leader serbo-bosniaco Dodik

Arringhe conclusive al processo per disobbedienza alle autorità

SARAJEVO, 19 febbraio 2025, 14:04

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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L'accusa ha chiesto una condanna fino a 5 anni di reclusione per il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, nel processo che lo vede imputato per disobbedienza alle delibere dell'Alto rappresentante internazionale in Bosnia-Erzegovina (BiH) Christian Schmidt. Analoga condanna è stata sollecitata per Milos Lukic, direttore della Gazzetta Ufficiale della Republika Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della BiH, giornale che si rifiuta dui pubblicare le decisioni dell'Alto rappresentante. Per entrambi gli imputati è stata chiesta inoltre l'interdizione per 10 anni da incarichi pubblici e politici.
    Al Tribunale di Sarajevo, dove il processo a Dodik e Lukic è in corso dal 16 ottobre 2023, si tengono oggi le arringhe conclusive di accusa e difesa, mentre la sentenza di primo grado è attesa entro tre giorni dalla conclusione del dibattimento finale. Il leader serbo-bosniaco e l'intera dirigenza della Rs hanno sempre sostenuto che si tratta di un "processo politico" e di una autentica "farsa", che non trova alcuna giustificazione se non quella di voler perseguitare personaggi ritenuti scomodi e non funzionali al corso politico perseguito dal fronte politico che rappresenta la componente musulmana della BiH, sostenuta dall'Occidente. In caso di condanna, la dirigenza serbo-bosniaca ha già annunciato reazioni molto dure, fino al blocco delle istituzioni statali della Bosnia, con il ritiro dei rappresentanti della Rs.
    "Qualsiasi sentenza del Tribunale sarebbe violenza giuridica e rappresenterebbe un autentico colpo di stato contro la Bosnia-Erzegovina e la Republika Srpska, che non resterà in silenzio al riguardo", è stato sottolineato in una riunione al vertice a Banja Luka, capoluogo della Rs, al quale hanno partecipato ieri tutti i principali dirigenti dell'entità serbo-bosniaca, a cominciare dal presidente dell'entità Dodik, dal premier Radovan Viskovic e dal membro serbo e presidente di turno della presidenza tripartita bosniaca Zeljka Cvijanovic.
    Anche oggi, al loro arrivo al tribunale di Sarajevo per l'udienza conclusiva, Dodik e Lukic sono stati accolti da una folla di sostenitori che li hanno a lungo applauditi scandendo slogan nazionalpatriottici serbi.
   

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