L'ex first lady del Perù, Nadine
Heredia, moglie di Ollanta Humala presidente del Paese
sudamericano dal 2011 al 2016, è nell'ambasciata del Brasile a
Lima, dove ha chiesto l'asilo politico dopo una condanna a 15
anni di carcere per riciclaggio nel suo Paese. Lo ha comunicato
il ministero degli Esteri peruviano in una nota diffusa sulle
sue reti sociali ufficiali.
"La signora Heredia ha richiesto asilo in quel Paese (il
Brasile), in conformità con quanto stabilito dalla Convenzione
sull'Asilo Diplomatico del 1954, di cui il Perù e il Brasile
fanno parte", recita il comunicato che si conclude affermando
che entrambi i governi sono "in comunicazione permanente su
questa situazione". L'Itamaraty, il ministero degli Esteri del
Brasile, ha confermato che l'ex first lady si trova
nell'ambasciata brasiliana di Lima, riporta il sito brasiliano
G1.
Humala e la moglie sono stati condannati oggi a 15 anni di
prigione, per riciclaggio in un caso che coinvolge la
costruttrice brasiliana Odebrecht (ora Novonor) ed il governo
dell'ex presidente venezuelano Hugo Chávez. Secondo la giustizia
peruviana, l'ex presidente Humala ha ricevuto 3 milioni di
dollari da Odebrecht e altri 200 mila dollari da Chávez per
finanziare le sue campagne presidenziali del 2006 e del 2011.
A differenza del marito, Nadine Heredia non si era presentata
oggi all'udienza in tribunale e la giustizia peruviana aveva
emesso un ordine di cattura contro di lei.
La sentenza di primo grado non è definitiva e potrà essere
appellata, riporta il sito del quotidiano peruviano, El
Comercio.
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