Nuovi alloggi per gli studenti dell'Università di Camerino. Sono stati realizzati dalla Croce Rossa Italiana, con il sostegno del governo canadese, della consorella canadese e di Poste Italiane e saranno inaugurati il 24 luglio. "Come promesso - ha detto Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione internazionale della Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa - la Cri è accanto alle popolazioni colpite dal sisma del 2016 nel percorso di ricostruzione". I nuovi alloggi si sviluppano su due palazzine in cui ci sono 17 stanze singole e 13 stanze doppie, per una capacità di 43 posti letto in totale. Alcuni appartamenti sono idonei ad ospitare studenti con disabilità.
L'accesso alle palazzine è caratterizzato dalla presenza di percorsi loges per consentire l'accessibilità a persone ipovedenti.
"Dopo la realizzazione del nuovo complesso scolastico 'Parrozzani' a Isola del Gran Sasso in Abruzzo, - ha aggiunto Rocca - inauguriamo ancora una struttura dedicata ai giovani, il futuro del territorio e di tutto il Paese". "E' un giorno di grande festa per l'intera comunità universitaria - ha spiegato il Rettore Unicam, Claudio Pettinari - e in special modo per le studentesse e gli studenti. Ringrazio la Croce Rossa Italiana per aver compreso l'importanza di un intervento presso il nostro Ateneo e quindi per aver sostenuto questo progetto". "Il Canada è orgoglioso di aver contribuito alla costruzione di queste nuove residenze studentesche all'Università di Camerino - il commento arrivato dall'Ambasciata del Canada - e ringrazia la Croce Rossa italiana per il suo eccellente lavoro. Il Canada e l'Italia, ed entrambe le nostre popolazioni, hanno capito da tempo l'importanza della solidarietà e della collaborazione, e questo progetto dimostra ancora una volta ciò che siamo in grado di realizzare insieme. Come partner sulla scena internazionale, e come amici stretti, i nostri paesi possono contare l'uno sull'altro per affrontare situazioni difficili, dal terremoto del 2016 all'attuale pandemia Covid".
"Quando un terremoto colpisce un territorio e una vasta comunità, come è accaduto nelle Marche e in altre regioni dell'Italia Centrale - ha rimarcato il responsabile Area responsabilità sociale d'impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni - non bisogna ricostruire solo le case e le strade ma tutto l'insieme dei rapporti umani sfaldati dagli eventi".
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