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Al "Carlo Urbani" di Jesi inaugurato nuovo sistema radiologico

Al "Carlo Urbani" di Jesi inaugurato nuovo sistema radiologico

Per il pronto soccorso dell'ospedale

JESI, 16 aprile 2025, 15:43

Redazione ANSA

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Si chiama GMM KALOS ed è un sistema radiologico di ultima generazione, pensato specificamente per le esigenze della diagnostica in emergenza-urgenza. È stato inaugurato oggi, presso il Pronto Soccorso dell'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi. Presenti il direttore sanitario dell'AST Ancona Benedetta Ruggeri, il direttore dell'Unità Operativa complessa di Radiologia Francesco Bartelli, il direttore dell'Unità Operativa Complessa "Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza" Mario Caroli, il consigliere regionale Lindita Elezi.
    L'acquisto è stato realizzato grazie ai fondi del PNRR.
    "Continuiamo a rafforzare la sanità marchigiana dotando le strutture ospedaliere della Regione - ha dichiarato vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - di nuove grandi apparecchiature sanitarie all'avanguardia per aumentare la capacità di erogare prestazioni. Il nuovo sistema radiologico del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Jesi è fondamentale per garantire diagnosi sempre più veloci ed accurate, due aspetti cruciali nel contesto emergenziale. L'ospedale di Jesi registra volumi di attività significativi e grazie a questa nuova apparecchiatura andiamo ulteriormente a potenziare le prestazioni del Pronto Soccorso.
    Complessivamente, dal 2021 a 2025, abbiamo investito in nuove tecnologie oltre 3,5 milioni e stiamo acquisendo un sistema Chirurgico Robotico ed un Videodermatoscopio. Stiamo investendo in maniera importante anche sul personale: dal 2024 ad oggi, per garantire e potenziare tutti i servizi ospedalieri e territoriali dell'area di Jesi, abbiamo assunto 61 dirigenti medici e 176 tra personale sanitario non medico, tecnico e amministrativo".
    Saltamartini ha ricordato anche il progetto della Casa e dell'Ospedale di Comunità "che serviranno il bacino della zona di Jesi" e che saranno collocate in una nuova palazzina di due piani che sorgerà accanto all'ospedale "Carlo Urbani". "Per quest'opera l'investimento ammonta a quasi 9 milioni di euro, finanziato per circa 7,3 milioni di euro con i fondi PNRR e per la restante quota con risorse regionali". In vista c'è anche il prossimo avvio dei "lavori di riqualificazione di 10 posti letto di terapia semi intensiva, l'avvio dei lavori di adeguamento dei percorsi presso il Pronto Soccorso. Si tratta di interventi molto importanti per garantire quella sanità di prossimità per la quale stiamo compiendo ogni sforzo, nonostante le criticità ereditate, una su tutte la carenza di personale, un problema sul quale stiamo intervenendo come Giunta regionale, innalzando dal 2021 il numero delle borse di formazione per i medici (150).
    Grazie a questo impegno e alle risorse messe a disposizione dall'esecutivo nazionale di centrodestra, dal 2026 avremo i medici necessari al sistema sanitario nazionale".
    Il sistema GMM KALOS è una piattaforma digitale all'avanguardia che produce immagini diagnostiche di altissima qualità, riducendo allo stesso tempo la dose di radiazioni per il paziente. È pensato per ambienti come il Pronto Soccorso, dove serve rapidità e precisione, anche quando il paziente è in condizioni critiche o non può essere facilmente spostato. Grazie al suo design innovativo, è possibile effettuare ogni tipo di radiografia (scheletrica, polmonare,…), anche in situazioni d'urgenza. Il tavolo può sostenere pazienti fino a 280 kg.
    Inoltre, le immagini sono disponibili subito dopo l'acquisizione, rendendo più veloce la diagnosi e alleggerendo il lavoro del personale. Bartelli ha evidenziato l'importanza di un percorso avviato nel 2022 con la sostituzione della TAC, un processo che prosegue oggi con l'introduzione di una nuova apparecchiatura progettata specificamente per il pronto soccorso. "Si tratta di una tecnologia fondamentale - ha spiegato - per la rapidità d'esecuzione, l'elevata qualità delle immagini e la significativa riduzione della dose di radiazioni.
    In questa sala, infatti, si effettuano ogni anno circa 14-15 mila esami: ridurre l'esposizione è essenziale, soprattutto considerando che tra i pazienti ci sono persone di tutte le età, compresi i bambini". Nel corso del 2024, l'Ospedale di Jesi ha registrato 1.778.153 prestazioni specialistiche ambulatoriali per esterni. Attualmente vi operano oltre 850 professionisti.
    Dal 2021 ad oggi, per l'area di Jesi sono stati stanziati complessivamente oltre 16 milioni di euro tra investimenti tecnologici e strutturali. Sul fronte delle tecnologie in fase di acquisizione: il sistema chirurgico robotico, con un investimento previsto di circa 1,5 milioni di euro, rivoluzionerà la chirurgia mini-invasiva grazie alla possibilità di effettuare interventi con movimenti estremamente precisi, visione tridimensionale e controllo articolato degli strumenti; ed il videodermatoscopio digitale ad alta risoluzione, dal valore stimato di 25.000 euro, sarà impiegato nella diagnosi precoce delle patologie dermatologiche, in particolare dei tumori cutanei, offrendo immagini dettagliate delle lesioni pigmentate e supportando i clinici nel monitoraggio evolutivo.
   
   

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