Ha raccontato le tante "opere incompiute" delle precedenti amministrazioni, ha spiegato "i tanti risultati ottenuti" in questi quattro anni nonostante le criticità ereditate da chi "non a fatto programmazione" - dalla sanità al sistema di viabilità di terra e di cielo - e ha elencato i risultati che hanno fatto delle Marche oggi "una regione" al top per la sanità, per la spesa dei fondi europei", una regione che ha messo a terra "infrastrutture importanti" completando o avviando nuove opere. Francesco Acquaroli, governatore delle Marche ha scelto la kermesse di Fratelli d'Italia, in corso a San Benedetto del Tronto, per presentarsi all'elettorato in vista delle elezioni dell'autunno prossimo.
Abbiamo difronte "sfide complesse e difficili ma noi possiamo vincere - ha detto intervenendo difronte ai numerosi amministratori ed esponenti nazionali e locali di Fratelli d'Italia -. Ma per vincere, ha ammonito "occorre restare uniti e coesi, superando personalismi, egoismi e campanilismi, occorre mettere prima sempre e solo l'interesse dei nostri territori".
Affermando invece "il valore unico del saper fare e dover fare sempre meglio in nome della nostra grande tradizione".
Acquaroli ha ricordato il lavoro fatto per la ricostruzione post sisma, insieme al commissario Guido Castelli, "che deve ridare una visione strategia al nostro entroterra"; il lavoro fatto con la Camera di Commercio Marche, per mettere in campo "una strategia della digitalizzazione dei borghi" ma anche le risorse messe a disposizione dei territori - 132 milioni di cofinanziamento ai fondi europei ("una cifra enorme per le Marche") - e i 90 milioni di credito alle imprese per la capitalizzazione e gli investimenti alle pmi. "Le nostre 130mila imprese - ha ricordato - sono piccole e piccolissime, ma determinano la sopravvivenza dei territori e rappresentano l'occupazione e la resilienza della nostra manifattura e dell'artigianato". Eccellenze, come nel caso della cantieristica. "Vorrei nella prossima legislatura - ha annunciato - portare ad Ancona la Fiera internazionale della canteiristica perchè siamo tra i migliori al mondo.
E la cantieristica significa anche quella manifattura distribuita in tutto il territorio e che fa delle Marche un punto di riferimento". Acquaroli guarda "con forza al futuro" forte dei risultati soprattutto con le infrastrutture che erano rimaste al palo - la galleria Guinza e la Pedemontana ma anche il rilancio dei sistemi portuali di San Benedetto ed Ancona dove "l'Autorità portuale del medio Adriatico può avere un ruolo importante nel dialogo Mediterraneo con i Balcani". Il governatore è sicuro: "anche grazie al nostro aeroporto possiamo continuare a crescere non solo come servizio ai marchigiani ma per potenziari la capacità attrattiva turistica come ci dicono i risultati delle presenze". Nell'agenda di Acquaroli c'è già il futuro delle Marche.
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