"Con il progetto di legge sui
medici di medicina generale presentato oggi alla Camera Forza
Italia contribuisce in misura determinante alla domanda di
sanità di prossimità che era e resta obiettivo del mandato di
legislatura regionale e nazionale". Così i consiglieri regionali
delle Marche Jessica Marcozzi, capogruppo, Gianluca Pasqui,
vicepresidente del consiglio, Mirko Bilò, Linda Elezi e Giovanni
Dallasta comunicano "la spinta decisiva che Forza Italia
imprimerà alla medicina di prossimità attraverso una proposta di
legge che poggia su un nuovo modello organizzativo per i medici
di medicina generale a garanzia di una copertura più equa e
omogenea sul territorio assicurando ai cittadini una sanità più
efficiente e accessibile riducendo gli accessi al pronto
soccorso e alle liste di attesa".
"Una proposta che, - proseguono i consiglieri regionali
azzurri - come ha sottolineato il segretario nazionale di Forza
Italia e vicepremier Antonio Tajani, ridefinisce e valorizza il
ruolo dei medici di medicina generale. Si mantiene la natura del
rapporto con i medici di medicina generale come parasubordinato,
salvaguardando la loro autonomia professionale, la flessibilità
organizzativa e rafforzando il loro coinvolgimento nel sistema
sanitario territoriale. Una soluzione che risponde alla domanda
di salute dei piccoli centri, meno attrattivi per i medici a
causa del basso numero di mutuati, e consentirà di colmare più
velocemente il gap della mancata programmazione per il reintegro
dei pensionamenti ereditato dai governi di sinistra che sta
causando disservizi in primo luogo nei nostri piccoli borghi
verso i quali, come Regione Marche, stiamo attuando ogni
politica di rilancio possibile".
"Decisivo l'approccio innovativo della proposta di legge che
punta ad integrare medici di base e strutture sanitarie
territoriali: - osserva il Gruppo di Forza Italia - previsto un
impegno settimanale di 38 ore, suddivise tra assistenza primaria
e attività territoriali presso Case della Comunità e Distretti
Sanitari ed una remunerazione che consta di una parte fissa e
una variabile, che rappresenterà almeno il 30% del compenso
totale ed è legata al raggiungimento di obiettivi di salute
pubblica- spiegano i consiglieri forzisti delle Marche - In
questo modo offriamo maggiori opportunità ai giovani medici,
consentendo agli specializzandi di svolgere attività negli
ambiti territoriali vacanti con un riconoscimento formativo. I
medici prossimi alla pensione potranno scegliere se anticipare
il loro ritiro o adattarsi alle nuove disposizioni, mentre il
rafforzamento della rete di assistenza territoriale permetterà
alle Case della Comunità di diventare un punto di riferimento
per la continuità assistenziale".
"Il passaggio della retribuzione dei medici da quota
capitaria a remunerazione oraria con una componente variabile
legata agli obiettivi di salute pubblica, - secondo i
consiglieri di Forza Italia - consentirà una distribuzione più
equa delle risorse e incentiverà la qualità delle prestazioni
offerte nella salvaguardia dell'autonomia professionale, della
flessibilità organizzativa pur nel coinvolgimento nel sistema
sanitario territoriale".
"Con questa proposta di legge, prossima ad avviare l'iter
parlamentare, - concludono - Forza Italia pone una pietra
miliare nel percorso verso il potenziamento della risposta alle
esigenze della popolazione e della riduzione delle
disuguaglianze nell'accesso alle cure per cui ci siamo impegnati
nelle Marche con la riforma sanitaria che stiamo mettendo a
terra in questo periodo con il varo degli atti aziendali".
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